La costante negativa del Napoli negli anni passati era rappresentata dal fatto di incassare troppi gol, spesso in maniera più che evitabile, anche contro avversari di caratura tecnica inferiore. Questo trend che spesso e volentieri aveva interrotto qualsiasi velleità di successi sportivi agli azzurri pare però essersi finalmente interrotto in questa stagione, nella quale l’affiatamento tra i difensori centrali titolari Raul Albiol e Kalidou Koulibaly ha raggiunto picchi mai visti prima. Non sono mancati dei cali di concentrazione, vedesi le reti subite contro Atalanta e Lazio in campionato e quelle incassate nelle partite con Shakhtar Donetsk e Feyenoord in Champions League.
Ma proprio da allora la porta di Pepe Reina è rimasta immacolata, e per il Napoli c’è ora l’invidiabile score di soli 5 gol subiti in Serie A a fronte dei 26 segnati, mentre in Champions il rapporto è di 4 marcature siglate e 3 incassate. Ad ogni modo un andamento ottimo che, se confermato nel lungo periodo, potrà senz’altro dimostrarsi decisivo specialmente in ottica scudetto, anche se Aurelio De Laurentiis per adesso non intende parlarne. Il Napoli comunque sa di aver intrapreso la strada giusta, e si registrano miglioramenti in tutti i reparti del campo.
Un altro dato che attesta l’efficacia che Albiol e Koulibaly hanno raggiunto insieme è dato dal fatto che la Roma riusciva a segnare in casa almeno un gol da 34 partite consecutive, prima di cozzare contro il duo difensivo azzurro. Ma a fare la differenza in tal senso sono anche i movimenti degli altri calciatori di Sarri, che riescono a fornire copertura ed equilibrio nel migliore dei modi. C’è poi un Pepe Reina che finalmente sta sbagliando pochissimo e che mostra grande dedizione alla causa nonostante le note vicende relative al contratto in scadenza. Nella fattispecie di Albiol e Koulibaly, lo spagnolo sta sfruttando al meglio tutta l’esperienza di cui è dotato e che lo ha portato in passato ad alzare trofei importanti con le maglie di Valencia e Real Madrid, portandolo a giocare con intelligenza, mentre il senegalese ha imparato ad usare il proprio strapotere fisico giocando di’anticipo sempre con grande lettura dell’azione. In Italia la migliore difesa ha sempre fatto la differenza, e questo è un dato conclamato, in particolar modo se unito poi alla inarrestabile fase d’attacco che contraddistingue il gioco del Napoli. Sono sei le partite chiuse a reti inviolate fino ad oggi nelle prime 8 gare di Serie A, con, come detto, 26 gol fatti. Numeri davvero strepitosi.
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