ALLENATORE. Primo anno in giallorosso per Eusebio di Francesco, scelto dal club capitolino dopo l’addio di Spalletti. L’attuale tecnico dell’Inter nell’ultima stagione aveva rivoluzionato l’assetto tattico della Roma: dal 4-3-3 al 4-2-3-1, passando per il 3-4-2-1 e il 3-4-1-2. Di Francesco ha invece importato e confermato il suo mantra, il 4-3-3 con assetto offensivo. Nelle prime uscite la Roma ha leggermente faticato nel trovare la giusta quadra, ma pian piano sembra aver assimilato quasi del tutto i crismi dell’ex allenatore del Sassuolo.
COME GIOCA. 4-3-3
Alisson; Peres, Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Lorenzo Pellegrini, De Rossi, Nainggolan; Florenzi, Dzeko, Perotti.
Questo il possibile 11 che domani affronterà il Napoli. Infermeria piena per la Roma e Di Francesco è costretto ad alcune scelte di formazione obbligate: Peres in difesa e Florenzi in attacco, Pellegrini al posto dell’acciaccato Strootman. Nella retroguardia accanto a Manolas, più Juan Jesus che Fazio, a sinistra invece Kolarov. A centrocampo agiranno Pellegrini e De Rossi, in attacco Dzeko e Perotti.
PREGI. La Roma ha grande gioco: i giallorossi fanno del pressing e della concretezza le loro armi migliori. La difesa è solitamente molto attenta, ma il Napoli potrebbe approfittare di possibili disattenzioni sugli esterni. Il centrocampo è molto solido, affrontare però un centrocampo forte e intraprendente come quello azzurro non sarà semplice. Davanti Dzeko, segna e pure tanto: sono attualmente 7 i centri in Serie A. Florenzi invece da quando è tornato sforna abitualmente assist, così come il collega Perotti.
DIFETTI. I giallorossi soffrono sugli esterni di difesa negli ultimi trenta minuti di partita: Bruno Peres e Kolarov spingono tanto, inevitabilmente verso il 90′ cedono spesso il passo agli avversari. La grande velocità del Napoli sugli esterni potrebbe essere una grande arma in più. Il centrocampo spesso si fa trovare impreparato, un giocatore fra le linee potrebbe completamente spaccare il confine fra difesa e centrocampo giallorossi.
L’UOMO CHIAVE. L’uomo da tenere d’occhio per il Napoli è sicuramente Edin Dzeko. La prepotente fisicità di Koulibaly e Albiol dovrà tenere a bada le offensive del bosniaco. Occhio anche alle discese di Florenzi.
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