“Maradona è una leggenda, paragoni con qualsiasi altro giocatore non si può fare. Solo con i gol”. Comincia così l’intervista di Dries Mertens sul ‘Guerin Sportivo’ di questo mese, che dedica la sua copertina e lo spazio principale all’attaccante del Napoli. Il belga, rientrato a Castel Volturno dopo gli impegni con la sua nazionale, ammette comunque che l’accostamento a quello che è considerato il miglior calciatore di tutti i tempi gli fa certamente piacere: “E’ vero, ma comunque Diego ha tutto il mio rispetto. Lui è una leggenda, una divinità, ha fatto la storia del calcio. Io sono soltanto Dries Mertens invece, e voglio restare coi piedi per terra. Penso solo ad aiutare il Napoli“.
Sulla città: “Qui si vive di calcio, la gente segue la squadra costantemente ed il modo di vivere in generale mi piace moltissimo. Amo il mare, il clima che c’è, il cibo. E mi piace uscire a fare delle passeggiate, conoscere gente, mangiare”, dice Mertens, che si è integrato al meglio con Napoli.
Sul compagno di squadra Arkadiusz Milik: “E’ stato molto sfortunato, per certi versi è incredibile che si sia fatto male di nuovo nel giro di nemmeno un anno. Noi siamo tutti con lui e lo sosteniamo. Quando giocavo ancora da esterno offensivo mi facevano i complimenti soltanto per gli assist. Ora, scherzosamente dico che giocare da centravanti è più dura, perché quando non segno arrivano le critiche. Il mio pensiero è rivolto soltanto al Napoli, alla Juventus non penso. I bianconeri non sono l’unica squadra da battere, ad ogni modo. C’è anche la Roma di Nainggolan, il mio connazionale, che è molto forte”.
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