Si arricchisce di nuove dichiarazioni la vicenda che vede protagonista il capitano del Benevento Lucioni, trovato positivo ai test antidoping dopo la sfida casalinga col Torino del 10 settembre. Lucioni ascoltato recentemente dalla Procura aveva confermato di non aver responsabilità dirette e anche il suo legale aveva addossato ogni colpa al medico sociale del club sannita: “Questa vicenda è davvero una beffa per il mio assistito perché lo spray è stato somministrato dal medico sociale. In virtù di ciò non ci sono neanche precedenti rilevanti, dato che in passato questa sostanza è stata assunta in totale autonomia. Siamo sereni e aspettiamo. Il calciatore sta già subendo un danno a causa della sospensione cautelare che durerà due mesi e speriamo che non si vada oltre perché c’è totale buonafede, come ampiamente dimostrato”. Quest’oggi il dottor Walter Giorgione è stato ascoltato dalla Procura antidoping di Nado Italia ed ha ammesso ogni responsabilità.
Benevento, si attende il responso dell’inchiesta
Il medico sociale del Benevento Walter Giorgione ha confessato di aver somministrato uno spray cicatrizzante con all’interno la sostanza incriminata, il Clostebol, a capitan Lucioni, specificando di possedere personalmente il farmaco il quale non era quindi nella disponibilità della società giallorossa. Chiusa l’inchiesta si attende il responso della Procura sul possibile deferimento del giocatore e del dottore. A riportarlo è ‘Tuttosport’. Nonostante infatti sia stata appurata l’assenza di dolo e la buona fede del giocatore, Lucioni potrebbe essere comunque deferito. Una vicenda che aspetta dunque di concludersi. Tutti i tifosi sanniti sperano in nell’assoluzione del giocatore, ma nulla è ancora deciso.