Maurizio Sarri parla anche di Gonzalo Higuain nell’intervista concessa oggi all’edizione odierna del quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’: “Con lui il rapporto è sempre buono, ci manchiamo a vicenda. E’ un ragazzo particolare, ma di gran cuore. Ridevamo e scherzavamo sempre assieme, il calcio però porta al verificarsi di episodi come quello che ormai tutti conoscono. Le strade certe volte portano a percorsi differenti, ci si divide e ci si trova anche a dover competere gli uni contro gli altri, quando magari prima si è stati dalla stessa parte della barricata. Se poi ti piangi addosso perché hai perso un grande giocatore, allora probabilmente non sei di un certo livello, e sportivamente ‘muori’. Invece è necessario guardare altrove, ed il Napoli lo ha iniziato a fare sin dal giorno della sua cessione alla Juventus”.
C’era chi temeva che l’essersi privato del miglior capocannoniere di sempre nella storia del calcio italiano relativamente al numero di gol segnati in una stagione avesse potuto avere effetti nefasti nell’economia di gioco della squadra azzurra. Invece senza Higuain la manovra in avanti è addirittura migliorata, come attestano numeri, statistiche e record in serie raggiunti dal Napoli. L’undici partenopeo ha trovato nuove individualità e migliori modi di esprimersi dal punto di vista del collettivo. Non si gioca più per uno ma per tutti, ed in più Sarri ha saputo intuire e coltivare l’idea di mettere Dries Mertens al centro dell’attacco, anche a causa della sfortuna che ha colpito Arkadiusz Milik, che non ha ancora avuto modo di poter dimostrare tutto il suo valore al Napoli nel corso di una stagione.
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