Il lunedì è un giorno importante. Un giorno di bilanci, di programmazione, di valutazioni per la settimana che ci troviamo ad affrontare. Quello del Napoli è un lunedì più importante del solito, perché c’è da discutere della prima partita in casa di Champions League contro il Feyenoord (già maledettamente decisiva per il passaggio del turno) della vittoria sofferta e spigolosa contro la SPAL e dell’infortunio di Milik, ancora una volta messo KO dal ginocchio.
Sono tutti già pronti a criticare le scelte societarie, quelle che hanno portato alle cessioni delle due possibili riserve del polacco: Leonardo Pavoletti e Duvan Zapata. E se Zapata non perde l’occasione di aumentare il rimpianto giocando una partita di pura potenza e determinazione siglando anche un gol, Pavoletti non al meglio salta la sfida contro un Chievo corsaro a Cagliari. A punire i sardi proprio chi potrebbe entrare nella rosa azzurra alla riapertura del mercato, quel Roberto Inglese tanto snobbato dai tifosi, ma potenzialmente fondamentale per la cavalcata del Napoli verso lo scudetto. Fino ad allora però, c’è la necessità di non fare drammi. Sarri ha dimostrato più di una volta di poter mettere una toppa alle deficienze numeriche con il lavoro che tutti i giorni fa svolgere ai suoi a Castelvolturno. Nessuno dice che sarà facile, che sarà un gioco da ragazzi, ma non è il momento di togliere fiducia ad una squadra che corre come una macchina perfetta, dimostrando più che negli altri anni, di avere una mentalità da grande squadra.
Sarri si inventerà qualcosa. Molto probabilmente, sarà Callejon a spostarsi centrale quando ci sarà la necessità di far rifiatare Mertens, anche perché l’unica certezza è che il belga non potrà giocarle tutte per 90 minuti. Callejon attaccante centrale apre un ventaglio di possibilità sulla scelta del sostituto a destra. Giaccherini e Ounas sono quelli che, con caratteristiche diverse, interpretano con più naturalezza il ruolo, ma Sarri in diverse occasioni a gara in corso ha provato in quella posizione sia Rog che Zielinski. Soprattutto quando c’era da mantenere il risultato. Conoscendo Sarri, Mertens probabilmente inizierà da titolare tutte (o quasi) le partite, concedendogli il riposo con le sostituzioni a gara in corso, un po’ come succede adesso con Hamsik. L’unico modo sembra questo, almeno finché Ounas e Giaccherini non gli daranno garanzie per 90 minuti. Inutile dire che un cambio di modulo non è neanche contemplato nella testa del tecnico. Un ottobre complicato. Un déjà-vu maledettamente puntuale come un incubo ricorrente, in un periodo fitto di impegni e sfide già decisive.
di Claudio Pomarico
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