Ivan Strinic, che nella sessione trasferimenti estiva conclusasi tre settimane fa è stato ceduto alla Sampdoria nel calciomercato Napoli, ha parlato della sua esperienza all’ombra del Vesuvio alla stampa croata. Per il giocatore ad un certo punto si è reso necessario cambiare squadra, dal momento che non c’era verso di convincere Maurizio Sarri a concedergli fiducia: “Non giocavo mai, ho fatto panchina per due anni. Se sono andato via non è stato certo per soldi. Semplicemente desideravo non passare anche un terzo anno al Napoli a fare la riserva. Uno si allena sempre al massimo delle proprie capacità, ha delle ambizioni, e poi quando arriva il momento di giocare sistematicamente si trova fuori. Pur essendo bello partecipare in un gruppo che mirava allo scudetto e a fare bene in Champions League, quando resti seduto non ti senti pienamente coinvolto. Ed a 30 anni ero diventato un giocatore che già pensava di potersi ritirare. Ma non volevo affatto che andasse così”.
Napoli, Strinic non ha rancori
come se non bastasse, Strinic ha anche perso il posto nella nazionale croata: “Il ct Cacic non mi ha più chiamato, anche a causa di una serie di infortuni subiti. Pensavo di tenere una certa posizione con la maglia biancorossa, ma capisco anche il fatto che non giocare nel Napoli influiva negativamente”. Relativamente alle news Napoli, Strinic (che già si era espresso nelle scorse settimane sulla sua esperienza partenopea) parla anche di Marko Rog: “E’ un ragazzo dotato di grandissime potenzialità e crescerà di sicuro. Lì assieme a grandi campioni saprà venire su alla grande, nonostante ci sia una concorrenza spietata. Quando arrivò in Italia dovette imparare la lingua, adattarsi allo stile di vita italiano dentro e fuori dal campo. Per un giovane non è facile, ma lui la fase difficile l’ha superata”.