Domenica alle ore 15.00, tra le mura dello Stadio San Paolo, si rivedrà in Serie A dopo trent’anni un derby tra due squadre campane. Nell’impianto di Fuorigrotta si affronteranno Napoli e Benevento, nel match valido per la quarta giornata di campionato. Gli azzurri sono a punteggio pieno dopo tre partite, mentre i sanniti si trovano ancora al palo con zero punti conquistati. Tra le fila dei giallorossi, milita Gaetano Letizia terzino napoletano e tifoso del Napoli che diversi anni fu scoperto da Giuntoli e portato dal Pianura al Carpi. Il calciatore classe 1990 è arrivato nel corso dell’estate al Benevento per aiutare la squadra a restare in Serie A.
Napoli-Benevento, Letizia: “Mi sto allenando per fermare Callejon”
Letizia ha rilasciato un’intervista sulle pagine dell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” in cui ha parlato degli aspetti più pericolosi del Napoli: “Insigne palla al piede fa paura ma Callejon con quel taglio alle spalle dei terzini è un incubo. Il movimento che fa è sempre lo stesso eppure non lo prendi mai, mi sto allenando per provare a fermarlo. Ho visto la partita di Champions e secondo me gli azzurri, specie nella ripresa, hanno giocato il loro solito calcio, che li rende una formazione molto difficile da affrontare. Speriamo accusino un po’ il contraccolpo psicologico del k.o. in Ucraina”.
Il terzino napoletano ha poi parlato di quando Giuntoli lo scoprì e di un suo ipotetico futuro al Napoli: “Sì ho stregato Giuntoli, e ancora lo prendo in giro: era la finale dei playoff tra Pianura e Carpi. Si giocava a pochi passi dal San Paolo e noi del Pianura avevamo perso 5-0 all’andata. Venne giù un diluvio universale e vincemmo 8-2, quella giornata può raccontarla soltanto chi l’ha vissuta perché fu davvero incredibile. Giuntoli in realtà non mi disse nulla a fine gara, ma da allora mi fece seguire per due anni in C ad Aversa e poi mi portò a Carpi. Lo ringrazierò sempre. Magari però domenica gli faccio un altro scherzetto.
A Benevento sto benissimo. Ho appena firmato un triennale in una società molto organizzata. Voglio salvarmi con tutte le mie forze perché sono convinto che abbiamo le potenzialità per farcela, poi ovviamente nel calcio tutto può accadere”.