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LE PAGELLE di Shakhtar-Napoli: Reina e Hamsik, dove eravate? Mertens e Allan spaccano la gara, ma troppo tardi…

Reina © Getty Images

 

Con la ‘prima’ in Champions arriva anche la prima sconfitta stagionale, ed è proprio quella più difficile da recuperare. Perdere con lo Shakhtar significa dare un grosso vantaggio ad una delle principali antagoniste per la qualificazione e complica non poco le cose nel girone. Ma comunque il cammino da fare è ancora lungo: niente drammi, solo un campanello d’allarme. Il Napoli palesa tutti i problemi intravisti in questa prima fase di stagione, quelli che in conferenza stampa avevano preoccupato Sarri molto più di quanto avessero preoccupato chiunque altro. Per larghi tratti la squadra azzurra è sembrata sfilacciata, lontana parente della macchina perfetta che “costruisce” triangoli e arriva con il pallone in porta. E i singoli arrancano insieme al gruppo: Hamsik ancora fuori fase, per Reina due errori da brividi. Per non parlare di Albiol. Tardivi i due cambi, che – come da recente copione – danno una scossa alla squadra provando a ribaltarla. Ma, appunto, era troppo tardi.

 

REINA 4,5 – Accanirsi su di lui alle prime distrazioni stagionali sarebbe ingeneroso, ma gli errori ci sono e vanno sottolineati. Si muove a stento sul primo gol, sbaglia completamente il tempo dell’uscita sul secondo. Il raddoppio è quasi la fotocopia del gol preso a Torino qualche mese fa, semifinale di andata di Coppa Italia. E questo, come fu quello, rischia di avere un peso specifico enorme. Speriamo di no.

HYSAJ 6 – In una gara di perenne sofferenza in realtà il #23 è quello che paga di meno lo scotto. Ottima qualità quando ha la palla al piede, spinge discretamente ed ingaggia un duello interessante con Bernard, fra i meno pericolosi. Non è certo ineccepibile, ma almeno limita i danni.

ALBIOL 5 – Col Bologna ha riposato a metà, per l’altra metà di gara è salito in cattedra a dispensare calcio dalla terza linea. Sarà per questo o per chissà cos’altro, fatto sta che stasera è un altro assente ingiustificato. In ritardo sul gol di Taison, drammatico in disimpegno, sembra un altro calciatore. E quando non funziona lui, si sa, la difesa ne risente sempre.

KOULIBALY 5,5 – Di fisico o di esperienza sa sempre come venir fuori da situazioni complicate. Nei gol è coinvolto in maniera marginale, sicuramente è fra i meno peggio. Comunque non esente da errori.

GHOULAM 5 – Qualcosa non funziona sull’asse di sinistra, da sempre il più pericoloso della squadra azzurra, e anche Ghoulam risente un po’ della situazione. Non spinge come sa e sente parecchio la presenza di Srna. Molto in ritardo sul gol di Ferreyra.

ZIELINSKI 5 – Fra i più ispirati nelle prime partite di campionato, stasera anche lui finisce asfaltato dal gioco travolgente degli ucraini. Approssimativo anche in chiusura sul gol di Taison. Sostituzione più che meritata. Dal 64′ ALLAN 6,5 – Non è la prima volta che il brasiliano entra in campo e cambia completamente volto alla squadra. E’ di gran lunga il più in forma dei suoi e in questa fase alla sostanza si aggiunge anche una dose impressionante di qualità. Forse dà la scossa anche più di Mertens, di sicuro regala più quadratura ad un centrocampo che ha anche un uomo in meno.

DIAWARA 5 – Nonostante l’uomo in più a centrocampo è una brutta serata anche per lui. Schiacciato dai centrocampisti avversari, saltato facile da Taison che manda in crisi i suoi riferimenti e fa saltare il banco.

HAMSIK 4,5 – Da Marek a maLek, la stagione è iniziata davvero nel peggiore dei modi per il capitano. Anche oggi è sempre fuori dal vivo del gioco, non azzecca una giocata che sia una e si esibisce nel solito retropassaggio sballato che è la spia di quando non è proprio serata. Non è neanche la storia della sesta sostituzione, è proprio che non c’è. A parziale attenuante stasera non c’era nessuno, ma non basta, non può bastare. Sarri fa bene a difenderlo e forse fa bene anche a schierarlo ancora, ma ora sta a lui reagire. A questa squadra serve come il pane, lo sappiamo anche senza che ce lo dica il mister. Dal 60′ MERTENS 6,5 – Spacca la partita, come faceva un tempo quando entrava dalla panca. In realtà lui la partita la spacca sempre, ma quando le cose stanno così male si vede ancora di più. Oltre al rigore procurato c’è la sensazione che quando entra lui cambi completamente musica. Un rock’n’roll scatenato, semplicemente incontenibile.

CALLEJON 5 – In questa serata si vede arrancare perfino l’uomo cyborg, quello che non toppa neanche quando i compagni giocano male. Invece stasera lo Shakhtar manda in tilt i meccanismi collaudati e di conseguenza manda fuori giri anche Josè, che anche l’occasione giusta (verso fine match) la spara addosso a Pyatov, un errore non da Callejon. Serataccia anche per lui.

 

MILIK 5,5 – Pochi palloni giocabili, qualche buon movimento premiato male dai compagni. Poi il coraggio di caricarsi lui sulle spalle il rigore che riapre la gara, come solo chi ha grande personalità sa fare. Peccato per quell’errore solo davanti al portiere: avrebbe riportato la squadra in quota e l’avrebbe reso il vero eroe di questa serata storta.

 

INSIGNE 5 – Un po’ legnoso, meno ispirato rispetto alle ultime uscite, quando da solo aveva ricamato il suo calcio e aveva dato la svolta a diverse situazioni difficili. Stasera lo spunto non lo trova, se non qualche lancio dei suoi, e resta la sensazione che forse dovesse essere lui a tirare il fiato, più che Mertens. Non lo sapremo mai: chissà come sarebbe andata a parti invertite.

 

ALL. SARRI 5 – Che gran peccato. Lo Shakhtar se la gioca a viso aperto e un Napoli ‘normale’ avrebbe potuto approfittare molto meglio degli spazi che pure si creano tra le linee. Invece stasera vengono fuori tutti i limiti che pure si erano intravisti con Atalanta e Bologna, una paura che lo stesso Sarri – che di certo non è un babbeo – aveva lasciato strisciare fin dalla vigilia. Forse anche qualche scelta sbagliata, ma a prescindere è un momento complicato. Sarà opportuno ruotare meglio gli uomini, magari anche con una tempestività diversa.

 

di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)

Antonio Papa

Giornalista pubblicista dal 2010, "fratello maggiore" di tanti redattori del network, autore di trasmissioni televisive. In TvPlay sono, insieme a Claudio Mancini, il conduttore di FantaTvPlay, di "Chi Ha Fatto Palo" e di altri format creati da noi. Sono una persona che ha fatto della scrittura la sua ragione di vita, coronando un sogno che avevo fin da bambino. Il mio motto è “lavorare seriamente senza mai prendersi sul serio”. Cerco di trasmettere la mia passione e il mio entusiasmo alle persone che lavorano con me: quando ci riesco… ci divertiamo!

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