Imprevedibile e mai banale. Il re dei procuratori, Mino Raiola, ha scosso ancora una volto mari e monti con le sue ultime dichiarazioni. Il potentissimo agente nella giornata di ieri ai microfoni di Radio Crc ha scatenato l’ennesimo putiferio mediatico, questa volta in chiave Napoli. Dal futuro di Sarri, passando per i rapporti con De Laurentiis, fino a concludere con Lorenzo Insigne, gioiello azzurro finito da tempo nel mirino di Raiola. Le ultime news Napoli hanno infatti visto il procuratore di Ibrahimovic e Pogba difendere a spada tratta il canterano partenopeo: “I giornalisti che hanno criticato la 10 ad Insigne? Andassero tutti a quel paese, il 10 è un numero come un altro, vale come il 9 e l’11, Isco che hanno esaltato tutti non mi pare avesse il 10, chi se ne frega se ha il 10 o il 22. Tavecchio si stava addormentando in tribuna, in Italia siamo messi male, si mascherano le cose. Insigne nel Napoli anche contro il Real ha fatto vedere chi è, se poi vieni messo in un altro contesto è logico che le cose cambiano, Verratti ed Insigne nella Spagna farebbero faville. Quando De Laurentiis dice di passare sopra il suo cadavere forse si scorda che fra 4 anni a Insigne scade il contratto, se poi va via che fa? Hamsik ha voglia di restare a Napoli a vita, magari altri non ce l’hanno, bisogna rispettare il volere di tutti.”
Napoli, Raiola e la procura di Insigne
Parole da vero e proprio procuratore, intento a difendere la posizione del proprio assistito. In questo caso però c’è ancora un piccolo intoppo. Secondo quanto riportato oggi da Il Mattino, Mino Raiola non sarebbe ancora l’agente di Lorenzo Insigne. L’accordo con i vecchi agenti del calciatore, che scade nel 2019, è infatti l’ultimo ostacolo tra Raiola e il ‘Magnifico’. Ad ogni modo i rapporti con i tre procuratori storici sono ormai ridotti ai minimi termini.