Il Napoli andrà in scena domenica sera al Dall’Ara di Bologna dopo la pausa delle Nazionali. Tanti i tifosi che cercheranno di acquistare un biglietto per sostenere da vicino la propria squadra del cuore. Giovanni, supporter azzurro da ormai trent’anni, ci ha inviato in redazione la seguente lettera per evidenziare alcuni problemi proprio per quanto riguarda l’acquisto dei tagliandi per la sfida in trasferta: “Cara Ssc Napoli, sono un tuo tifoso da prima ancora che nascessi. Insieme a mio padre e alla mia famiglia frequento lo stadio da ormai quasi trent’anni. Ricordo benissimo la prima volta che sono andato allo stadio, le lacrime della retrocessione in serie B e le tante emozioni profuse guardando i colori azzurri, più dolori che gioie, per me che Maradona l’ho visto con occhi che non potevano ricordare, né capire”. C’è così bisogno di un ulteriore passo in avanti per evitare questi spiacevoli episodi svelati dal tifoso azzurro: “Oggi devo muovere una critica che non riguarda l’aspetto sportivo, ma che ferisce il mio stato di cittadino, ancor prima che di tifoso. Stamattina sono andato al botteghino 6 per acquistare una #fanstadiumcard, con l’obbiettivo di andare in trasferta con la mia famiglia ad assistere al match Bologna – Napoli. Sono arrivato durante l’orario di apertura (in fila c’erano non più di una decina di persone) ma ho dovuto scrivere il mio nome su un foglio sul quale erano “prenotate” circa un centinaio di persone. Ho atteso fino alla chiusura delle 13 e, alla riapertura delle 14, erano state emesse appena 35 tessere”. Gli stessi problemi sono avvenuti anche per la gara del preliminare di Champions League contro il Nizza, ma la società partenopea ancora non è stata in grado di risolverli definitivamente. Giovanni, poi, ha continuato evidenziando falle nel sistema: “Non voglio soffermarmi sul caos, ma sottoporvi alcune domande: è possibile che durante l’unico giorno settimanale di apertura del botteghino non si riesca a far fronte a un flusso di appena un centinaio di persone nell’arco di un’intera giornata lavorativa (9-18)? È pensabile che chi arrivi all’interno dell’orario di ufficio non possa ricevere assistenza per un servizio che è oltretutto a pagamento e che viga un sistema di autorganizzazione senza il quale probabilmente regnerebbe il caos? Ma, soprattutto, è giusto che un tifoso – con il sistema telematico fuori uso per ammissione degli stessi inservienti – debba sacrificare una giornata per seguire una partita di calcio? Una società che vuole confrontarsi con i principali club europei e che vanta una delle tifoserie più numerose e appassionate del mondo ha l’obbligo di adeguare i propri standard (accessibilità allo stadio e servizi) che, al momento, sono inqualificabili. In attesa di una risposta, resto convinto che si approfitti della passione e della scarsa abitudine alla professionalità, dei tifosi napoletani”.
Nell’ottobre del 2015 la società partenopea annunciò, come riportano le news Napoli dell’epoca, la nascita della “Fan Stadium Card” attraverso un comunicato sul sito ufficiale del club, in collaborazione con TicketOne per agevolare la vendita dei biglietti: “Nasce la “Fan Stadium Card”. Una iniziativa che la SSC Napoli ha ideato e realizzato, in collaborazione con TicketOne, così da poter offrire ai tifosi azzurri la possibilità di seguire la propria squadra del cuore con uno strumento semplice ed immediato. Giovedi 8 ottobre 2015 inizierà la vendita della nuova “Fan Stadium Card” online sul sito Ticketone.it e presso il botteghino n.6 dello stadio San Paolo“. L’Head of Operation azzurro Alessandro Formisano, poi, sempre sul sito ufficiale del Napoli, specificò le principali funzioni della nuova carta in sostituzione della vecchia “Tessera del Tifoso”: “La “Fan Stadium Card” , realizzata in collaborazione con Ticketone e disponibile da domani, offre molteplici benefici, come ad esempio il rilascio immediato e quindi l’azzeramento dei tempi di attesa. Inoltre si può acquistare tranquillamente da casa via internet, o recandosi al botteghino numero 6 dello stadio S. Paolo”. La collaborazione con TicketOne fa sì che il servizio non dipenda direttamente dalla società partenopea, ma il disagio c’è, ed è palese. Peraltro non è la prima volta che si verificano simili eventi nelle ultime settimane: basti pensare a quanto accaduto per accaparrarsi i biglietti di Napoli-Nizza o in occasioni delle ultime amichevoli. Una situazione incresciosa, che se pur non dipendente direttamente dal club andrebbe quanto meno chiarita, onde evitare che tifosi come il buon Giovanni debbano vivere certe problematiche e soprattutto onde evitare che ritengano il Napoli direttamente responsabile. E’ inevitabile, se non c’è una comunicazione adeguata: la crescita di una società passa anche da questi piccoli dettagli e un chiarimento in merito darebbe un segnale importante ai tifosi giustamente scontenti per l’incredibile disorganizzazione sulla questione biglietti.
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