In fondo cos’è una stella cadente? Stai lì a fissare il cielo e all’improvviso una scia di luce lo attraversa, quasi a volerlo squarciare a metà. Una fiammata, improvvisa e bellissima, che ti sorprende e ti fa sorridere. E poi arriva il desiderio. Ieri sera era la notte di San Lorenzo, quella che da sempre, nell’immaginario collettivo, indica le stelle cadenti. San Lorenzo come la squadra da cui proveniva un certo Ezequiel Lavezzi, uno che di bellissime fiammate a Napoli ne ha fatte un bel po’. Una stella cadente, il Pocho, nel senso più romantico e “luminoso” del termine. Ebbene, da un mesetto a questa parte sta orbitando intorno al pianeta azzurro un altro astro con caratteristiche simili a quelle di Lavezzi, uno che con pochissimi minuti a disposizione ha già fatto vedere di che pasta è fatto e ha già infiammato la sua nuova tifoseria. Si chiama Adam Ounas, ha 21 anni e ieri, nella notte delle stelle cadenti, per un attimo ha brillato anche lui.
Adam Ounas, il talentino che ha già infiammato Napoli
Ci sarà un motivo se in questo day-after dell’ultima amichevole pre-preliminare le news Napoli parlano tanto di lui, che in fondo ieri è sceso in campo per poco meno di 20 minuti. Prima qualche assaggio, qualche scia che lascia ben sperare: un doppio passo con cross fuori misura e un filtrante intelligente per Giaccherini. Poi d’improvviso la fiammata, quella vera, quella che mentre stai guardando il cielo ti lascia a bocca spalancata e ti fa urlare “l’ho vista!”. Riceve palla da Hysaj, protegge palla col corpo (una skill che padroneggia davvero bene) ruota su se stesso mandando fuori giri Javi Fuego e poi la sterzata, improvvisa come un lampo, che lo porta a sfoggiare un rasoterra infido. Palo pieno, e giù il boato dello stadio. La posizione di Callejon, l’estro di Mertens, ma soprattutto i fulmini in stile Pocho, che con un’accelerazione repentina e bruciante sapeva mandare in tilt anche il più esperto degli avversari. In questa squadra Adam Ounas sarà il rischiatutto, il jolly da mandare in campo per sparigliare le carte. Brillante e improvviso come una falling star, anzi come una étoile filante. E il desiderio? Giusto, il desiderio. Che cresca presto e si trasformi in cometa, come quell’altro San Lorenzo, quello che sfiammava a sprazzi finché non ha capito che può brillare in cielo per tutta la partita, Magnifico come solo lui sa essere. A proposito, tanti auguri!
di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)