Era l’agosto del 2015, il Napoli andava a Nizza per un’amichevole, che poi avrebbe perso per 2-1. Un clima a dir poco surreale prima del match, con scontri atroci per le strade, tra le auto, tra i passanti. Necessario l’intervento delle forze dell’ordine francesi, chiamate a sedare gli animi, sequestrare materiale pericoloso e rispedire in Italia ben 150 sostenitori, se così li si vuol chiamare, del Napoli.
La tv francese al tempo addossò quasi ogni colpa ai facinorosi campani, anche se le cose non andarono così. Ci furono scontri tra le due fazioni ma, cosa che conta ieri come oggi, è che i partenopei continuano a rifilare costantemente delle autoreti nella propria porta. Che senso può mai avere giungere in Francia per sostenere la propria squadra, armati di pietre, bengala e altri oggetti di ventura ritrovati per le strade.
La distanza tra criminalità e tifo è qualcosa di sempre più labile e, per un popolo che sostiene d’adorare la propria squadra del cuore, troppo spesso va mettendone a repentaglio i risultati sul campo.
Napoli, dopo due anni si paga il conto
Nessun tifoso del Nizza sarà presente al ‘San Paolo’, dove Sarri spera già di chiudere la pratica, o comunque archiviarla per gran parte. Non ci saranno Balotelli e Sneijder, con i francesi che, già privi di una rosa all’altezza degli azzurri, si ritroveranno a perdere ulteriore qualità. Facile prevedere una gara di contenimento, in vista del match di ritorno.
A Nizza infatti nessun campano sarà presente. Qualche maglia azzurra ci sarà probabilmente, facendo affidamento agli italiani all’estero ma di certo il gruppo di Sarri non ritroverà sugli spalti, stando alle news Napoli, il caloroso tifo che in molte trasferte lo ha trascinato, in campionato e Coppa. In una duplice sfida tanto importante ci si ritroverà dunque in difficoltà, ancora una volta a causa di coloro che senza sdegno pretendono d’essere chiamati tifosi.