Marek Hamsik, ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’ in edicola oggi, si prepara al prestigioso torneo della Audi Cup. Il capitano del Napoli ribadisce un concetto: “Sono un leader silenzioso, non è necessario urlare per ribadire la propria personalità”. Lo slovacco elogia Carlo Ancelotti, allenatore del Bayern Monaco, che i partenopei si ritroveranno in Audi Cup nel quadrangolare contro i tedeschi, Atletico Madrid e Liverpool: “In ritiro a Dimaro ho letto la sua autobiografia, me l’ha proposta il nostro viceallenatore Francesco Calzona“.
Hamsik ha fatto le fortune del Napoli: “Per dirlo occorre prima vincere – risponde il diretto interessato – il Napoli gioca bene ormai da parecchio, ed ora potrebbe essere arrivato l’anno giusto. Possiamo davvero farcela visto che il gruppo è forte e motivato. Io poi sono ormai 10 anni che sono a Napoli e punto a vincere lo scudetto, soprattutto per i tifosi. Ma è sempre bene restare coi piedi per terra, sappiamo che non sarà facile e che il Napoli dovrà lottare contro tutto e contro tutti. Sfrutteremo ogni possibilità a nostro vantaggio”.
Hamsik vede la cessione di Bonucci da parte della Juventus come un episodio favorevole al Napoli: “Hanno perso un giocatore di grande personalità, vogliamo approfittarne”. Le news Napoli odierne hanno visto anche le dichiarazioni di Raul Albiol, che pure si è detto possibilista circa la vittoria del Napoli per lo scudetto. Hamsik aggiunge: “Bonucci è finito al Milan, che pure sta facendo bene assieme all’Inter. Dovremo stare attenti anche a loro oltre che a Juve e Roma. Ma noi possiamo contare su di un gruppo affiatato, e questo è sempre un valore aggiunto”.
Sull’addio di Totti: “E’ giusto che abbia smesso a 40 anni, anche se resta un campione vero che ha dato tutto per la sua squadra, offrendo sempre amore incondizionato. Io al Napoli sono sempre stato bene e ho avvertito in ogni istante fiducia ed il fatto di essere importante. Ammetto di avere avuto qualche titubanza per il Milan, ma ero giovane. Mai pensato invece di andare alla Juventus. Se fossi finito in bianconero i tifosi del Napoli avrebbero scatenato una rivolta, come successo con Higuain, ma io non potrei mai fare loro un torto simile. Col Milan il discorso l’aveva imbastito Mino Raiola, ma capì che non avrei mai lasciato il mio storico procuratore Juraj Venglos e la cosa è finita lì”.
Hamsik bandiera del Napoli, si può dire: “Qui c’è la mia seconda casa e sono felice di essere l’idolo dei tifosi. Il presidente De Laurentiis non è una persona facile, ma del resto chi lo è? Possiede grandi idee e doti imprenditoriali ed è una persona di cuore che mi ha sempre accontentato. I giocatori più forti con cui ho giocato? Cavani, Lavezzi ed Higuain. Il più forte del Napoli attuale invece è Insigne, che può diventare anche migliore”.
Nedved ha recentemente elogiato Hamsik, dichiarando di rivedersi nel capitano del Napoli: “Troppo gentile, in campo anche lui era il mio idolo. Intanto finché giocherò a calcio mi vedrete sempre con la cresta. Rapporto coi social? Gestisco tutto da solo e con moderazione, come dovrebbe essere”.
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