Colchoneros, che in spagnolo significa materassi. I calciatori dell’
Atletico Madrid sono chiamati così praticamente da sempre, ovvero dal 1912, quando dopo anni di bianco e blu i giocatori dell’Atletico Madrid cominciarono a utilizzare una divisa biancorossa, perché erano colori più economici, ricavabili dalla foggia dei materassi. Sono passati quasi 100 anni e l’Atletico ha sempre mantenuto quella caratterizzazione di figlio cadetto della città di Madrid. Quello dei cugini merengue è un blasone praticamente inavvicinabile, anche perché parliamo della squadra più nobile della storia del calcio. I cugini più ‘poveri’ (si fa per dire) affronteranno il
Napoli nella prima semifinale dell’Audi Cup. Andiamo a vedere cosa ci aspetta.
Atletico Madrid, la formazione tipo: mercato bloccato e squadra rodatissima
Ma dopo anni difficili, negli ultimi anni l’Atletico Madrid ha accorciato parecchio le distanze grazie soprattutto a lui, il Cholo Simeone, condottiero di un gruppo che dal nulla è riuscito a competere con le due super-potenze mondiali, Barcellona e – appunto – Real Madrid. Un sorprendente scudetto 4 anni fa e due finali di Champions League, entrambe perse, entrambe contro il Real. Una vera e propria maledizione. Ma quest’anno l’Atletico ci proverà ancora con il devastante Griezmann, l’insuperabile portiere Oblak, la cerniera di centrocampo formata da Koke e Saul, due pezzi pregiatissimi del mercato internazionale. A proposito di mercato, finora l’Atletico non ha potuto comprare nessuno a causa di un blocco punitivo inflitto dalla FIFA. Arriva Vitolo dal Siviglia, ma solo a partire da gennaio. Poco male: la formazione titolare è rimasta intatta ed è pronta a lanciare l’ennesimo attacco. Alla Spagna, all’Europa ma soprattutto a loro: i cugini nobili, il Real Madrid.
FORMAZIONE TIPO (4-4-2): Oblak; Juanfran, Savic, Godin, Filipe Luis; Koke, Gabi, Saul, Carrasco; Griezmann, Torres.
La vincente di Napoli-Atletico Madrid andrà poi ad affrontare la vincente dell’altra semifinale, quella che opporrà
i padroni di casa del Bayern Monaco agli inglesi del Liverpool, squadra che per certi versi ricalca un po’ gioie e dolori del Napoli.