Nicolao Dumitru si appresta a firmare con il Carpi, dopo essere rientrato per l’ennesima volta al Napoli in seguito ad un prestito. Stavolta però le strade del club azzurro e dell’attaccante italiano con passaporto rumeno si divideranno in via definitiva. Il calciatore infatti è all’ultimo anno di contratto ed accasandosi alla società emiliana raggiungerà poi la data di scadenza dell’accordo siglato in passato col Napoli. Non solo Pavoletti e gli altri quindi: anche lui verrà ceduto. Tutto è nato col Carpi ieri mattina: il sodalizio biancorosso intrattiene degli ottimi rapporti con la società presieduta da Aurelio De Laurentiis, e da lì era arrivato a suo tempo anche l’attuale ds partenopeo, Cristiano Giuntoli.
Dumitru sin dal suo approdo in Campania purtroppo non aveva mai convinto: arrivato nella gestione Mazzarri, durante il calciomercato Napoli 2010/2011, il classe 1991 fu in grado soltanto di racimolare 9 spezzoni di gara in campionato prima di essere girato in prestito all’Empoli, squadra da dove era arrivato. Nella sua carriera Dumitru ha sempre avuto una pecca che si è portato appresso fino ad ora, ovvero la difficoltà nell’andare in gol. Pur essendo una punta esterna dotata di velocità e che non molto spesso si trova a tu per tu davanti alla porta avversaria, ha comunque sempre fatto pochino in fase di conclusione. L’ultimo campionato giocato in Inghilterra con il Nottingham Forest ne è un esempio fulgido: 10 presenze ed una rete, dopo le buone premesse fatte vedere con il Latina nel 2015/2016, con 7 marcature in 34 apparizioni. Ma dopo la firma col Napoli tutti gli altri prestiti non sono quasi mai stati positivi.
Tra il ritorno all’Empoli, la Ternana, il Cittadella, la Reggina, i greci del Veria ed il Nottingham Forest, Dumitru ha raccolto davvero poche soddisfazioni. Ed è un peccato per un elemento che comunque ha sempre mostrato equilibrio e maturità in tutte le sue uscite pubbliche. Come in occasione dell’intervista dello scorso ottobre concessa a ‘Il Mattino’, dove in tutta onestà definì “traumatizzante” la propria esperienza al Napoli: “Non ero pronto mentalmente”, dichiarò Dumitru. Che in Campania arrivò a soli 18 anni, pur essendo uno dei migliori talenti della sua generazione. Il ragazzo fino al 2014 ha potuto raccogliere anche 20 convocazioni in totale tra Italia Under 19, Under 20 e Rappresentativa Serie B.
Passare dalla Primavera ai sessantamila del ‘San Paolo’ ha avuto un effetto negativo su Dumitru, nato in Svezia da madre brasiliana e padre rumeno e cresciuto in Italia. Ed in questo hanno influito anche le ambizioni sempre più protese verso l’alto del Napoli. Dumitru magari era pronto tecnicamente, ma non di testa. Lui non dimentica comunque il rapporto avuto, seppur per poco tempo, con Maurizio Sarri: “Ha detto di stimarmi ma che in tutta sincerità non facevo parte del suo progetto, e questa schiettezza l’ho molto apprezzata. Poi mi ha dato molti consigli su come poter migliorare”. Adesso non ci saranno più il Napoli ed una catena ininterrotta di prestiti a condizionarne la carriera. A quasi 26 anni potremo vedere se con maggiori certezze professionali Dumitru svestirà finalmente l’etichetta di oggetto misterioso.
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