Alla metà degli anni ottanta venne presentato allo Stadio San Paolo di Napoli un argentino che in passato aveva indossato la maglia del Boca Juniors. Quel ragazzotto, che di cognome faceva Maradona, venne accolto come un dio del calcio dal popolo partenopeo e, negli anni, proprio come ogni dio che si rispetti, di miracoli ne fece eccome: i due scudetti all’ombra del Vesuvio, oltre che la Coppa UEFA conquistata, ancora fanno brillare gli occhi di una tifoseria intera a trent’anni di distanza. Per questo quando, nel lontano 31 gennaio 2009, un altro ragazzotto – anche lui argentino e passato come Diego dal Boca Juniors – venne acquistato nel calciomercato invernale e presentato allo Stadio San Paolo davanti a 40 mila persone, l’entusiasmo e le aspettative dei tifosi verso di lui non potevano che essere alle stelle. Le caratteristiche del beniamino calcistico del popolo napoletano c’erano tutte: argentino, un passato al Boca (e non River) e un mancino che pennellava punizioni all’incrocio dei pali. A 25 anni svestí la casacca degli xeneises e si trasferì a Napoli per dare una svolta alla sua carriera.
Calciomercato Napoli, l’acquisto di Datolo e la notte magica contro la Juventus
Pierpaolo Marino lo seguiva dalla finestra di mercato estiva e, al termine di una lunghissima trattativa, lo portò in azzurro per una cifra di 6 milioni e mezzo di euro. Era, come detto, il 31 gennaio 2009 e, prima del match tra Napoli e Udinese, questo ragazzotto dai capelli tinti di platino – accompagnato sotto braccio dal presidente De Laurentiis – salutò i nuovi tifosi accorsi allo stadio anche per lui. Venticinque in tutto furono le presenze di Jesus Datolo in maglia azzurra in un anno complessivo (da gennaio 2009 a gennaio 2010). Si, perché nonostante il biondo esterno sinistro avesse firmato un contratto con il Napoli per ben 5 stagioni (a 650 mila euro annui), lui a all’ombra del Vesuvio ci rimase ben poco. Poco quanto basta però per entrare in un pezzettino di storia del Napoli. Eggiá, i tifosi azzurri lo devono soprattutto a lui se il 31 ottobre 2009 una città intera godeva come non si faceva da tempo perché dopo 21 anni il Napoli aveva battuto la Juventus a Torino (cosa che da allora non è accaduta più). Tutti abbiamo nella mente quel 2-3 in rimonta, partita proprio nel secondo tempo con l’ingresso di Datolo. L’esterno argentino quella sera fu assoluto protagonista della partita con delle cavalcate sulla fascia sinistra che bruciarono l’erba sotto i suoi piedi. Gli stessi che servirono l’assit per il goal di Hamsik e che insaccarono in rete la palla del momentaneo pareggio. Jesus Datolo: un acquisto da sei milioni e mezzo carico di aspettative che vennero attese tutte in una sola notte, quella del comunale di Torino contro la Vecchia Signora.
a cura di Roberto Rossi (Twitter: @RobSnowflower)