VARIABILE IMPAZZITA – L’imprevedibilità di Ounas nel tridente di Sarri

Adam Ounas col Bordeaux © Getty Images
Adam Ounas © Getty Images

Un mancino a destra. Adam Ounas è la vera rivelazione di quest’inizio di stagione del Napoli. Il franco-algerino, arrivato dal Bordeaux a fine giugno, si sta mettendo in luce nelle prime uscite amichevoli della squadra azzurra con giocate e gol di pregevole fattura. Schierato a destra nel tridente offensivo al posto di Callejon, l’esterno dei partenopei riesce a conferire alla manovra offensiva di Maurizio Sarri ancora più imprevidibilità grazie alle sue specifiche caratteristiche tecniche. Ounas riesce a convergere al centro per sfruttare il suo piede migliore e per tentare le due soluzioni: la giocata in profondità ai compagni o il tiro forte e preciso dalla distanza. L’ex Bordeaux, inoltre, dà maggiore qualità negli ultimi metri nell’uno contro uno rispetto all’esterno spagnolo, più bravo ad inserirsi senza palla alle spalle dei difensori avversari. L’azione personale in area di rigore del franco-algerino prima dell’assist al bacio per Milik per il momentaneo 3-1 del Napoli contro il Carpi racchiude al meglio le sue doti fisiche e tecniche.

Napoli, l’alternativa perfetta a Callejon

Nel corso della sua giovane carriera Ounas ha giocato in qualsiasi ruolo dell’attacco. Secondo le news Napoli il franco-algerino è stato schierato anche sul lato sinistro per sfruttare la sua abilità di corsa e la sensibilità del suo piede. Con la presenza Insigne  capace di illuminare la partita con i suoi colpi d’alta scuola e con la conseguente possibilità di spostare a gara in corso Dries Mertens in quella porzione di campo, Ounas rappresenta al giorno d’oggi l’alternativa perfetta a Callejon. Le numerose combinazioni studiate da Maurizio Sarri tra le varie catene portano l’esterno d’attacco a convergere spesso dentro al campo con il successivo movimento alternato dell’interno che va ad occupare il suo posto. In questo modo si esaltano ancora di più le qualità del giocatore mancino schierato a destra. Il franco-algerino potrebbe essere così l’arma vincente del tecnico toscano.

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