Giornata intensa per il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: il presidente azzurro ha lasciato l’Hotel Vesuvio per raggiungere la sede del quotidiano Il Mattino. Il patron azzurro ha partecipato ad un forum in diretta Facebook parlando chiaramente della compagine azzurra: “Il più grosso investimento è quello di Maurizio Sarri. Ha dimostrato di essere un fuoriclasse. Il suo schema non si può insegnare in pochissimo minuti o poche sedute: ogni giocatore ha caratteristiche diverse e nel proprio dna calcistico e ha una serie di atteggiamenti ed abitudini di gioco che deve in qualche modo resettare per far fronte agli insegnamenti di Sarri. Con la bonifica di Bagnoli costruirò la città del Napoli: quindici campi di calcio, un paio a disposizione dei meno abbienti, con uno stadio stramoderno e tecnologico”.
De Laurentiis ha proseguito parlando dell’annosa questione legata a Pepe Reina: “Stiamo lavorando per trovare un’alternativa a Reina, ma a me piacciono i rischi calcolati: non ci metterei nulla scegliere un giovane, tenendo Reina per l’importanza che riveste nello spogliatoio per il suo carisma, ma il portiere spagnolo ha tutta la mia fiducia perchè è uno stacanovista nel lavoro come me. Le battute innocue e goliardiche se sono trapelate in passato sono state una caduta di stile ed io non ho replicato ai malumori dei calciatori, comportandomi da padre: per me Reina deve restare nel Napoli, sperimentando in futuro anche altri ruoli come Hamsik. Leno mi piace molto come portiere, ma mi Giuntoli ritiene che abbia una modalità di gioco che all’inizio potrebbe farci perdere qualcosa. Gli ho risposto che noi giochiamo così tanto all’attacco, che non dobbiamo preoccuparci della difesa. Sarri ha ancora tre anni di contratto, poi mi auguro che voglia restare in azzurro per tanto tempo come Ferguson”.
Tanto calciomercato Napoli nelle parole di De Laurentiis che ha detto la sua anche sul nuovo arrivo Adam Ounas: “Lo vedrò alle 18.40, mi ha telefonato il professor Mariani dopo le visite: mi ha detto che è tutto a posto, è un giovane dalle belle speranze. Ha una piccola cicatrice ma fisicamente è integro. Aspetto Vallefuoco in albergo con i contratti, così li firmeremo e poi Ounas partirà per il Trentino. Altri acquisti? Dobbiamo essere accorti affinchè non diventi un pasticcio. Dobbiamo ancora far esplodere ragazzi come Rog, più degli altri. Dobbiamo non creare malumori, così che i bravi non si vedano nella possibilità di dover partire: dobbiamo cercare i giovani che funzionano, per farli emergere così da stare apposto per quattro-cinque anni. Mario Rui? Vedremo. Maggio? Giocatore integro, lo voglio molto bene, le partite che ha giocate le ha fatto in modo benissimo. Hysaj? La scorsa stagione ha sbagliato alcune partite”.
Il patron del Napoli non poteva esimersi dal dire la sua anche sullo Scudetto: “Prima o poi dobbiamo vincerlo, meglio che sia prima. Dobbiamo impegnarci tutti, insieme: occhi aperti verso chi non ce lo vuole far vincere. C’è sempre qualche malevolo, che per invidia non vuole farcelo vincere. Le istituzioni non credo che siano al nostro fianco, altrimenti avrebbero già messo a lustro il San Paolo quando io glielo chiesi. Un anno fa chiamai Auricchio, ad aprile, e gli dissi di incontrarci con i miei ingegneri per mostrargli cosa volevo fare. Androne, corridoi, spogliatoi degli ospiti, ingresso a metà campo, tribuna stampa, postazioni interviste… Mi disse di sì ma non si è mai presentato. Lo sto ancora aspettando. A Madrid me la presi con la squadra, non con Sarri. Ho letto tante stupidate. Dissi che tranne Insigne, gli altri mi sembravano in vacanza. Il mister deve capire che ognuno fa il proprio mestiere”.
De Laurentiis non ha perso occasione anche per parlare di Maradona e della famigerata festa: “Mi avevano detto che Maradona era disponibile solo a luglio, avevamo pensato a dei rigori con i nostri calciatori guidati da lui, ma poi mi sono reso conto che eravamo troppo vicini alla partenza per il ritiro e serviva concentrazione, non potevamo rischiare infortuni. Carattere economico? E’ un problema che si risolve trovando altre soluzioni, se avessi fatto la partita allo stadio avrei dovuto mettere un prezzo simbolico. Per il cachet di Maradona si sarebbe trovata una modalità per assorbirlo in altri modi. Avevo chiesto ai campioni del primo scudetto di non festeggiarlo, di aspettarci per fare un evento insieme. Ma loro hanno già fatto la festa, quindi la novità era ormai persa…”
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