Dieci anni fa, 120 mesi fa, 3650 giorni fa. Il 28 giugno 2007 un ventenne con la faccia da bambino firmava il contratto col Napoli. Veniva da Brescia e al Napoli aveva già segnato quando era poco più che maggiorenne: fu quella la scintilla che convinse Pierpaolo Marino a portare Marek Hamsik a Napoli. Col senno di poi era un segno del destino: chi l’avrebbe mai detto che dopo 10 anni Marek sarebbe stato ancora azzurro, con la fascia di capitano al braccio, attore principale del Napoli più seducente della storia. L’esordio a Ferragosto con il Cesena; poi la prima gioia, un mese dopo, contro la Sampdoria. Queste le prime tappe di una storia che dura da 452 presenze, a 59 lunghezze dal record di Bruscolotti. Quella contro la Samp è stata la prima rete di 113, a due piccoli passi da Diego Armando Maradona, l’altro pezzo straordinario di una Napoli bella ma soprattutto vincente. E Marek un passettino alla volta sta eguagliando le leggende azzurre anche in quanto a vittorie. Tante volte accostato ad altre squadre in sede di calciomercato Napoli, ma sempre fedele all’azzurro.
Marek Hamsik a Napoli: 10 anni azzurri
Il primo trofeo il 20 maggio 2012, quella Coppa Italia in cui c’è il suo zampino con il gol allo scadere e quell’esultanza, in ginocchio, davanti ai suoi tifosi in estasi. Poi la SuperCoppa e la seconda Tim Cup, con la fascia di capitano al braccio. Quest’anno la Lega ha stabilito che l’ultima giornata di campionato sia il 20 maggio 2018, a 6 anni esatti dalla prima Coppa. Un segno del destino? Chissà se 6 anni dopo Hamsik riuscirà finalmente alzare al cielo il trofeo più importante, il più bello, il più atteso. Tanti auguri, Marek Hamsik: 3650 di questi giorni.
di Antonio Papa (fb.com/ntoniopa)