Perché il Napoli sta cercando proprio Alex Berenguer? La domanda se la sono posta in molti, chiedendosi prima di tutto chi sia questo 21enne giovanotto spagnolo. I tifosi si aspettano che nella campagna acquisti ci siano dei nomi di un certo spessore mediatico a gravitare nell’orbita azzurra, ma il calciomercato Napoli già dall’anno scorso ci ha abituato al piacevole e sorprendente aspetto di puntare invece su calciatori in età verdissima e dall’avvenire assicurato, come è stato nel caso dei vari Zielinski, Rog e Diawara, tutti promossi a pieni voti dopo aver fatto vedere in campo di che pasta sono fatti. Da Berenguer ci si attende lo stesso da parte dello scouting azzurro qualora dovesse concretizzarsi il suo passaggio al Napoli. Il classe 1995 ha giocato 31 partite nella stagione da poco conclusasi, con 29 apparizioni in campionato e 2 in Coppa del Re, competizioni nelle quali ha segnato un gol a testa. E pur essendo il suo Osasuna retrocesso in Liga Adelante dopo il penultimo posto conseguito al termine del campionato, Berenguer ha saputo catalizzare le attenzioni di alcune squadre: oltre allo stesso Napoli anche l’Athletic Bilbao che disputerà la prossima edizione dell’Europa League avrebbe fatto più di un tentativo con la società di Pamplona per avere Berenguer, che possiede doti tecniche importanti.
Il giocatore è infatti in grado di ricoprire più ruoli su entrambe le fasce ed anche nella zona centrale del campo: in stagione è stato schierato prevalentemente come ala sinistra, dove ha giocato 10 partite in questa posizione, e l’idea del Napoli sarebbe quella di prendere Berenguer per adattarlo proprio come esterno alto sulla corsia mancina, allo scopo di riempire il vuoto lasciato dal ‘bomber’ Mertens. Lo spagnolo avrebbe modo di crescere e di formarsi ulteriormente nel Napoli alle spalle di Insigne, e questo gioverebbe anche al gruppo, con Berenguer che non farebbe particolari pressioni per cercare spazio. Il belga non si sposterà più dal centro ed entra di fatto in piena competizione con Arkadiuz Milik per imporsi come terminale offensivo titolare del Napoli.
Per quanto riguarda Berenguer, è stato poi spesso mandato in campo anche come terzino indifferentemente a destra ed a sinistra nel 5-3-2 adottato dai Rojillos fino a fine stagione, in una Liga culminata come detto nella discesa di categoria e caratterizzata per l’Osasuna da tre cambi in panchina: ma sia con Enrique Martin che con Joaquin Caparros e Petar Vasiljević (il ds del club che ha fatto da tecnico fino al termine della Liga) Berenguer ha vestito un ruolo molto importante in virtù delle doti sia tecniche che tattiche mostrate. Nella posizione di terzino destro è stato impiegato per 8 volte mentre a sinistra per 6, denotando una buona capacità di spinta ed aiutando la propria squadra ad attuare un elastico cambio di modulo quando in fase di possesso palla. Le statistiche personali del giocatore infine parlano anche di 3 gare interpretate come terzino destro e di una apparizione in qualità di trequartista, a testimonianza che anche la visione di gioco oltre che le capacità fisiche come la corsa sono già molto sviluppate. L’aspetto in cui Berenguer dovrà migliorare è rappresentato proprio dall’aspetto realizzativo e dalla abilità di tagliare sul secondo palo per finalizzare l’azione, cosa che potrà avvenire soltanto con un impiego costante in avanti.
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