L’ex azzurro Antonio Careca è stato ospite al bar “Hcca24” di Viale Mazzini per un evento organizzato da una realtà calcistica del Vesuviano, la Viesse. Careca ha parlato della sua esperienza al Napoli, del suo arrivo nel capoluogo partenopeo e ha commentato anche il Napoli di Sarri.
L’arrivo al Napoli
Careca ha raccontato il retroscena di mercato che l’ha poi portato al Napoli: “Il mio sogno era giocare con Maradona. Nel 1987 mi chiamò Moggi da Torino, gli espressi il mio desiderio e lui mi rispose: “Vieni prima da noi e poi vai a Napoli”. Due mesi dopo forse Moggi litigò con i granata e mi portò in azzurro. Conoscere l’amore dei napoletani è stato stupendo: sono unici. Conquistare la Coppa dei Campioni era difficile, accedevano solo le vincitrici dei campionati. Fummo sfortunati a pescare il Real Madrid e a Mosca contro lo Spartak la seconda volta ci andò male. La Coppa Uefa che vincemmo era però molto prestigiosa e difficile da conquistare. Vincere a Napoli è anche più complicato, qui un titolo vale per dieci”.
I primi tempi con la maglia del Napoli
Careca ha svelato un aneddoto curioso sui primi tempi in azzurro: “Quando arrivai a Napoli avevo un interprete che era un esperto di opera lirica, di calcio non capiva nulla. Litigava spesso con l’allenatore Ottavo Bianchi, il tecnico mi chiedeva di giocare più a destra e di tagliare a centro quando la palla ce l’aveva Maradona. Il tecnico chiedeva all’interprete perché non facevo bene quel movimento e lo rimproverava di non avermelo spiegato bene”.
Il Napoli di Sarri
Belle parole per Sarri da parte di Careca: “E’ l’allenatore giusto per riportare lo scudetto a Napoli. La domanda è: “De Laurentiis vuole davvero vincere?”. Il presidente se vuole conquistare il Tricolore deve completare l’opera e comprare tre calciatori. Al Napoli mancano due leader: uno a centrocampo e uno in difesa. Bisogna aumentare ancora un po’ la qualità della squadra fra titolari e riserve. Con Sarri potrei ricoprire tutti i ruoli dell’attacco (ride, ndr)”.