Il Napoli delle ultime due stagioni, ad eccezione di Milik, ha mostrato una condizione fisica invidiabile. Squadra quasi sempre al top e pochissimi infortuni hanno contraddistinto le ultime annate. Le news Napoli hanno raramente riguardato l’infermeria e gran parte del merito va anche al dottor Alfonso De Nicola e al suo staff. Proprio il medico del Napoli ha parlato ai microfoni di TMW Radio: “L’anno appena trascorso è stato importante per noi, come gli ultimi anni che sono stati importanti per la squadra ma anche per tutto lo staff. Abbiamo avuto la possibilità di crescere e fare esperienza, soprattutto affrontando gare infrasettimanali e partite domenicali. Praticamente giocare tre gare a settimana, per tutto l’anno, ci ha fatto capire tanto, dalla prevenzione al recupero della fatica. Lavoriamo con un gruppo di ragazzi che sono delle macchine di Formula Uno. Sono stati scelti bene, dal punto di vista fisico. Non entro, ovviamente, nello specifico tecnico. Dal punto di vista fisico, hanno un motore molto importante. Anche i calciatori che sono considerate riserve. Siamo avvantaggiati da questo aspetto, ma anche dal fatto che i ragazzi si fidano di noi. Le cose sono andate bene in passato e alcuni calciatori hanno fatto da passaparola. Lavezzi, ad esempio, quando arrivò Denis gli disse che doveva fidarsi solo di noi. Questo ci riempie di gioia, la nostra impostazione è quella di avere un rapporto interpersonale importante con tutti i ragazzi. Parlo per me ma anche per tutti i membri dello staff medico”.
Napoli, il lavoro di De Nicola
De Nicola ha quindi proseguito: “Sarri è un tecnico intelligentissimo, molto bravo. Si lavora molto bene con lui, siamo cresciuti grazie a lui ma anche grazie a Benitez e Mazzarri in precedenza. Tutti, però, sono stati coordinati dal presidente De Laurentiis che è veramente un genio. Riesce a farci crescere, a farci stare insieme e a fare gruppo. Noi siamo tutti molto contenti di questo Napoli. Credo che Milik sia recuperato pienamente da dicembre-gennaio. Sarri è un allenatore che pensa soprattutto ai risultati e al futuro, siamo la squadra che nel girone di ritorno ha fatto meglio di tutti e il merito è del mister. Se ha fatto così, vuol dire che così bisognava fare. Non esistono singoli, ma esiste il gruppo. È una cosa molto importante, in questo caso si nota meno anche l’errore sanitario quando, magari, teniamo un calciatore fermo una settimana in più. I ragazzi sono 25, tutti fortissimi. Tutto parte dall’organizzazione, grazie alla società”.