Dopo la ‘Panchina d’Oro’ è giunto un nuovo riconoscimento per Maurizio Sarri, che ha ottenuto il premio Bearzot. A margine della premiazione il tecnico del Napoli ha dichiarato: “Ho un rapporto particolare con la città e i tifosi, che ci sono sempre stati vicini. Il risultato e il gioco sono stati accettati dal pubblico, anche quando si trattava di pareggi. Questo è un sintomo dig rande cultura. Il premio lo dedico proprio a loro. Il nostro segreto è che i giocatori si divertono. E’ come allenare degli uomini che dentro sono ancora bambini”.
VITTORIE – “Non so come si combinano bel gioco e vittorie. Infatti non abbiamo vinto. Abbiamo fatto partite divertenti e penso che alla base ci si debba divertire in campo durante gli allenamenti e durante le partite e non sempre è semplice”.
HIGUAIN – “E’ un fuoriclasse nel suo ruolo. E’ il più forte tra i 9 tipici. Avevo fiducia in Mertens ma da qui a pensare che potesse realizzare 33 gol ne passa. E’ la prova che quando un calciatore è forte, lo è a prescindere da 7-8 metri di differenza”.
Calciomercato Napoli, da Milil al futuro: il pensiero di Sarri
In molti mettono in dubbio la capacità di gestione di Sarri del gruppo il prossimo anno, considerando le tante scelte a centrocampo e il dualismo Mertens-Milik: “Quando hai tanti impegni la convivenza è facile. Mertens e Milik possono giocare da centrali ma Dries può fare l’interno e giocare con lui. Milik ha fatto benissimo all’inizio e nel finale abbiamo fatto giocare Mertens perché ci avrebbe dato gusto se avesse vinto il titolo di capocannoniere”.
MERCATO – “Il nostro livello è elevato e prendere ragazzi che possano rendere più dei nostri sarebbe economicametne folle. Speriamo nella loro crescita, data anche l’età di molti di loro. Questa è la nostra unica strada, prendere giovani talentuosi da far crescere”.