#SAMPDORIANAPOLI 2-4, la partita: azzurri imprendibili, ma restano terzi

Mertens © Getty Images
Mertens © Getty Images

 

Crederci è stato bello, perché il Napoli quel secondo posto l’ha assaporato così tante volte. Oggi per 40 minuti è stato lì, ma poi non c’è stato nulla da fare. Terzo posto doveva essere, terzo posto sarà. Un occhio a Roma per seguire lo svolgersi dell’ultima gara di Totti con i giallorossi, ma con le gambe a Genova per affrontare la Sampdoria.
Sarri non voleva scivoloni ed è stato accontentato. Il Napoli è partito in sordina, poi ha alzato i giri del motore e, come spesso capita quando lo fa, storia non c’è stata. La Sampdoria ha retto mezz’ora, prima del capitombolo che l’ha relegata ad un intervallo già sotto 2-0. Impressionante la manovra degli azzurri, capaci pure di incantare oltre lo spettacolo offerto.

Ci aveva provato subito Mertens in partenza: sterzata, botta e Puggioni bravo a parare. L’unico sussulto dalle parti di Reina, invece, arriva subito dopo, quando Fernandes va dritto per dritto in porta e la difesa azzurra deve rispondere come può. Bravo Giampaolo, la sua idea è mettere in difficoltà la retroguardia avversaria con Fernandes tra le punte e la qualità di Quagliarella e Schick davanti, ma il napoletano e la nuova stella blucerchiati faticheranno per tutta la prima frazione.
Insigne sfiora il vantaggio su un’invenzione di Jorginho dall’altro lato, ma sono solo le prove generali per il vantaggio.
Al 36’ è Mertens ad inaugurare il gabellino sfruttando un doppio regalo dell’ex Regini e di Puggioni; il portiere esce male, la porta è spalancata. Gol numero 28 per il belga che ha appena rinnovato il suo contratto azzurro. La Samp incassa il colpo e il Napoli va subito al raddoppio: galoppata di Insigne sulla sinistra, al centro non ci sono compagni, si inventa una parabola a giro che il portiere avversario può solo sfiorare e vengono giù gli applausi di Marassi.

Dopo il raddoppio, tutta l’attenzione si sposta praticamente a Roma. Al rientro dagli spogliatoi arriva subito il tris di Hamsik, splendidamente imbeccato da Callejon, poi il gol della bandiera per i padroni di casa con la deviazione fa grande attaccante proprio di Quagliarella, uno degli uomini più attesi.
Di lì in poi è solo accademia: il Napoli si ricorda che al Festival del gol manca solo Callejon e allora arriva anche il gol dello spagnolo, su splendido assist di Insigne. Inizia la girandola dei cambi: Giampaolo permette a Palombo di salutare la Sampdoria e Marassi, Sarei regala spazio e minuti a Rog e Diawara, i diamanti del futuro azzurro.
C’è poco altro da giocarsi, poi al 76’ la notizia del gol di De Rossi sembra spegnere i cuori napoletani presenti a Genova, cuori che si riaccendono solo dopo il gol del pari di Lazovic che lancia il Genoa sul 2-2.
Incredibile quanto accade: a dieci minuti dal termine gli occhi sono sul terreno di gioco, ma le orecchie sono all’Olimpico, in un finale di partita e di stagione incredibile. Nel frattempo Alvarez segna il secondo gol dei padroni di casa e, un attimo dopo, arriva il gol di Perotti a Roma.
La domenica azzurra finisce lì, su un sogno spezzato sul più bello.
E le facce dei napoletani in campo dicono tutto.
Ma il Napoli visto nel 2017 nulla ha da rimproverarsi, se non i troppi passi falsi all’inizio dell’anno; i preliminari di agosto ci diranno se questo Napoli meriterà la Champions, nel frattempo resta negli occhi una squadra capace di mettere insieme 86 punti in una stagione piena di impegni.
In attesa che la prossima regali gioie ancora migliori.

 

TABELLINO

SAMPDORIA-NAPOLI 2-4

SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Bereszynski, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto (dal 77’ Alvarez), Torreira (dal 66’ Palombo), Linetty; Fenandes (dal 54’ Praet); Schick, Quagliarella. All. Giampaolo
A disposizione: Falcone, Simic, Dodò, Pavlovic, Cigarini, Djuricic. Budimir.

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Jorginho (dal 70’ Diawara), Zielinski (dal 67’ Rog), Hamsik (dal’84’ Giaccherini); Callejon, Insigne, Mertens. All. Sarri.
A disposizione: Rafael, Sepe, Strinic, Allan, Maggio, Albiol, Tonelli, Pavoletti, Milik.

Arbitro: Tanti di Livorno

Marcatori: 36’ Mertens (N), 42’ Insigne (N), 49’ Hamsik (N), 50’ Quagliarella (S), 65’ Callejon (N), 90’ Alvarez (S)

Ammoniti: 53’ Skriniar

Espulsi: espulso

 

 

Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

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