Ultima conferenza della stagione per Maurizio Sarri, che presenta la 38/a gara di campionato contro la Sampdoria. Si tratta dell’ultimissima chance per il Napoli di riagguantare la Roma al secondo posto, che varrebbe la qualificazione diretta alla prossima Champions League: “Abbiamo l’obbligo di crederci, dobbiamo fare una partita seria e prendere i punti. Poi vedremo l’altro risultato, non ci sono molte possibilità ma dobbiamo provarci. Troviamo una squadra che stimo molto, un allenatore forte, una società che s’è mossa benissimo, facendo una squadra forte con elementi di prospettiva. E’ una squadra organizzatissima, quindi non sarà facile”. Sarri ha quindi rigettato al mittente gli ‘aiuti’ a Mertens, in lotta per la classifica marcatori: ” La squadra deve prima aiutare se stessa, il resto arriva di conseguenza. Se facciamo una grande partita Mertens avrà le opportunità”.
Il tecnico azzurro ha quindi esaltato la coppia centrale del Napoli, spronando gli altri a fare meglio: “La linea difensiva è in crescita, anche se il nostro modo di giocare ti porta a tante letture e qualcuna la puoi sbagliare. Spero ci sia crescita anche in altri giocatori, facendola diventare competitiva con più interpreti”. Discorso chiaro invece quando si parla della Sampdoria di domani: “E’ un’ottima squadra, ha giocatori forti e di prospettiva, è organizzata, quindi può mettere in difficoltà chiunque. Noi dobbiamo crescere come mentalità, quindi è un banco di prova, perchè se vuole farà una grande partita anche nella situazione nostra di domani.”
Sarri ha spostato il tiro sul futuro, parlando del sogno azzurro ed approfittando anche delle dichiarazioni di ieri di Insigne e Albiol: “Entrambi hanno parlato di un sogno, mi fa piacere perchè porterà grandi motivazioni, a Dimaro dovremo pensare solo a trovare la condizione. La squadra sta bene, i dati sono in linea con i migliori, raramente succede a fine maggio. La stagione è stata lunga, ma è chiaro che c’è la sensazione che con altre 4-5 partite. Incontro con ADL? Può darsi, sono affari interni. Se succede va bene, altrimenti è uguale perchè c’è un ds che può incontrarlo“.
Su Totti invece: “Mai visto uno che spalle alla porta ti mette in porta il compagno, è un suo marchio di fabbrica, ha fatto anche l’attaccante in una parte della sua carriera. Un fuoriclasse assoluto, non c’è altro che alzarsi in piedi e applaudire”. Incredibile la statistica che riguarda i rigori concessi alla Roma: “Sono 8 rigori in più rispetto ai nostri, qualcuno ininfluente, altri hanno portato punti. Bisognerebbe sindacare episodio per episodio, ma mi sembra illogico. La Roma è con noi la squadra che gioca più palloni in area, è meno comprensibile il nostro dato sui rigori, ma se andiamo su episodi può darsi sia giusto, ma statisticamente è difficile”.
Infine Sarri parla degli exploit di Mertens e Higuain e della crescita dei giovani: “Sono cose gratificanti, il record di gol in serie A arriva perchè Gonzalo è un fuoriclasse, c’è solo da tirare fuori il potenziale. Dries è un altro giocatore fenomenale, se sta facendo bene solo ora è un limite nostro, ce ne siamo accorti con qualche anno di ritardo. Dopo un mese era già un attaccante centrale nato, abbiamo sbagliato tutti, me compreso, che lo ritenevamo un fenomeno a partita in corso. Ci sono giovani che stanno crescendo in modo esponenziale, come Diawara, Rog, poi Milik ha tanto da tirare fuori e Zielinski può diventare un fuoriclasse”.
Infine l’Oscar della stagione va: “Al gruppo che s’è messo in discussione, non ha mai traballato dopo sconfitte e disavventure”.
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