Siamo arrivati al termine della stagione: il Napoli, salvo sorprendenti colpi di scena, si piazzerà al terzo posto alle spalle della Roma e della Juventus. Con un po’ di rammarico la squadra di Sarri dovrà con ogni probabilità ripartire la prossima stagione dal preliminare di Champions e, di conseguenza, anticipare la preparazione atletica al primo luglio. Ora c’è l’ultima sfida del campionato, a Marassi contro la Sampdoria di Quagliarella, prima dei saluti.
L’Ultima sfida al quadrato, dunque, che ci fa tornare indietro al 24 gennaio 2016. Era la ventunesima giornata di campionato ed il Napoli era al comando della classifica con due punti di vantaggio sulla inseguitrice Juventus. A quei tempi si cullava il sogno scudetto che lentamente svanì, con un campionato che si concluse con gli azzurri secondi a -9 dalla Vecchia Signora campione d’Italia. Quel pomeriggio a Marassi il Napoli mostrò il meglio di se e si impose contro i blucerchiati per 4 reti a 2. Il vantaggio partenopeo non tardò ad arrivare e portava la firma di Higuain. Al minuto 8 infatti, il forte pressing a centrocampo degli azzurri (quel pomeriggio in maglia rossa) porta ad un retropassaggio a dir poco sventurato dei blucerchiati che cedono palla al Pipita che da solo di fronte a Viviano non sbaglia e sigla il suo ventunesimo goal in ventuno partite. Il Napoli non toglie il piede dall’acceleratore e al 18′ raddoppia su calcio di rigore (procurato da Albiol) trasformato da Insigne. Allo scadere del primo tempo però c’è la reazione d’orgoglio della Sampdoria che accorcia le distanze con Correa.
Il secondo tempo si mette subito sui binari giusti per il Napoli che si trova a giocare in superiorità numerica a causa dell’espulsione al 14′ di Cassani per somma di ammonizioni. La banda di Sarri non si fa sfuggire l’occasione di colpire con l’uomo in più che si inpersonifica in Marek Hamsik che, al 15′, dopo una serie di finte a disorientare due avversari in area di rigore, la piazza di punta in buca d’angolo lì dove Viviano non può arrivare: 3 a 1 Napoli. La gara sembra tutta in discesa e, proprio per questo, gli azzurri abbassano la concentrazione e vengono puniti sugli sviluppi di un calcio d’angolo dal colpo di testa di Eder che accorcia le distanze per la Samp. A mettere tutto al suo posto e porre fine alle speranze di rimonta blucerchiate poi ci pensa Mertens. Il numero 14 azzurro manda al bar Carbonero che cade materialmente per terra in seguito alle finte ubriacanti del belga che, da posizione defilata, dal suo piede sinistro fa scoccare una freccia che si incastra all’angolo sinistro della rete difesa dal portiere avversario. E’ il goal del definitivo 4 a 2, è il goal che mantiene il Napoli al primo posto e alimenta le speranze di un sogno chiamato scudetto.
a cura di Roberto Rossi (Twitter: @RobSnowflower)
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