Non v’è parafrasi migliore, per raccontare questo romanzo, di quella calcistica. Prendete le quattro migliori squadre al mondo, mettetele una contro l’altra e garantite loro, in caso di vittoria, vent’anni di successi e di popolarità. Questo è, pressappoco, quel che accade ne Gli affamati, il nuovo romanzo del collettivo letterario Gruppo 9, recentemente edito da Homo Scrivens. Una città cosmopolita, Milano, una casa editrice in cerca di rilancio, la Shangri-La edizioni, un’affascinante imprenditrice desiderosa di diventare immortale tra le pagine di un romanzo e un contest letterario che mette di fronte i quattro migliori scrittori del panorama nazionale: questi gli elementi principali di una storia nata tra i banchi del corso di scrittura creativa tenuto, presso la libreria Mondadori di Pompei, da Gianluca Calvino, coordinatore e ideale allenatore di questa ambiziosa squadra letteraria giunta al suo quinto romanzo.
Gli affamati
La parafrasi calcistica, dunque, torna utile per raccontare i protagonisti di questo romanzo in cui Riccardo Masi, egocentrico giallista di successo, sembra rappresentare la squadra blasonata abituata a reggere la pressione delle competizioni e a misurarsi col successo. Altrettanto può dirsi di Linella Sforza, considerata la regina della letteratura sentimentale, avvezza, col suo garbo e le sue parole, a conquistare migliaia di lettori facendo leva su quei buoni sentimenti che sembrano essere un evergreen vincente. E se Juliana Moss, pronta a vincere il contest ammaliando i lettori con i suoi romanzi carichi di desiderio e perversione, può rappresentare l’outsider ormai matura per raggiungere un così ambizioso traguardo, al giovane Joshua Di Bello tocca la parte della Cenerentola, ma in versione decisamente dark: uno scrittore poco più che adolescente che fa di una narrazione arrabbiata e senza alcun filtro l’arma vincente per battere i più esperti colleghi. La posta in palio è altissima: un contratto editoriale di vent’anni. Quattro lustri di denaro e popolarità, sotto la brillante regia di Serena Costa, vera protagonista di questo romanzo. Un’imprenditrice giovane e smaliziata, desiderosa di concedersi il solo dono che i propri soldi non possono comprare: l’immortalità. Lecito domandarsi chi tra questi quattro affermati narratori riuscirà a far breccia nel cuore dei lettori e ricoprirsi il capo con l’alloro dei vincitori. Quello indossato da poeti e romanzieri d’altri tempi. Il vero e unico traguardo da raggiungere per uno scrittore affamato di gloria.
a cura di Paquito Catanzaro (Twitter: @Pizzaballa81)