Tutto quello che non doveva succedere è successo: la Juventus che perde la quinta partita in campionato (una in più del Napoli) e la Roma che fa la parte del leone contro la Vecchia Signora sullo stesso campo in cui, qualche mese fa, contro Hamsik e co, per 89′ aveva fatto la parte dell’agnellino. E’ il calcio, ed è bello perché delle volte può capitare che avvenga l’inaspettato e così, domenica scorsa, dopo la lezione pomeridiana di calcio sarrista a Torino, i tifosi azzurri sono stati deturpati della loro gioia dal risultato beffardo dell’Olimpico. Recriminare ora non serve a nulla, sarebbe da stupidi. Resta l’amaro in bocca però, tanto; perché essere la squadra che in questo campionato ha perso meno partite di tutti e poi ritrovarsi terzi fa male. Il calcio è strano e dunque, anche se le speranze di risalita al secondo posto sono minime, bisogna crederci, fino in fondo e battere sabato sera al San Paolo la Fiorentina.
L’Ultima Sfida all’Arena di Fuorigrotta contro i viola evoca bellissimi ricordi. Era il 18 ottobre 2015, il Napoli allora era sesto in classifica a 12 punti e la squadra di Paolo Sousa prima a quota 18. Quel pomeriggio al San Paolo c’era aria di festa, i tifosi avevano oramai da diverse settimane percepito che quella che stavano ammirando era una squadra diversa, una di quelle che ‘un giorno all’improvviso’ ti fa innamorare, battere il cuore e gioire di quel che ti dà. La gara è di quelle toste e lo si vede sin dall’inizio, quando la Fiorentina si porta in zona d’attacco e con un buon tiro di Blasczykowski impensierisce non poco Rena. Agli squilli viola rispondono quelli azzurri, con Higuain che sfiora il goal di testa sugli sviluppi di una azione da calcio piazzato. La prima frazione di gioco così termina sul risultato di 0 a 0.
La ripresa si apre però con una splendida rete di Insigne che, imbeccato magistralmente da una assist di Hamsik, piazza di prima la palla all’angolino basso del portiere che non può nulla. Neanche un minuto dall’inizio del secondo tempo e il Napoli scioglie la matassa e si porta in vantaggio. Gli azzurri vogliono chiuderla e sfiorano il raddoppio pochi minuti più tardi con Albiol che, di testa, manda la palla a pochi centimetri dalla trasversale. Alla rete sfiorata del Napoli si aggiunge quella della Fiorentina che flirta con il goal dell’ 1 a 1 con Kalinic che, a tu per tu con Reina, sbatte contro il portiere spagnolo. Il goal viola era nell’area e, al minuto 73′, arriva preciso con Kalinic che gela il San Paolo. Gli azzurri reagiscono e pochi istanti dopo sfiorano il goal del vantaggio con Mertens che a portiere battuto manda la palla sul fondo. Il belga però si fa perdonare al 76′, quando serve un bellissimo pallone ad Higuain che davanti a Tatarusanu non sbaglia e fa esplodere un San Paolo che, da quel pomeriggio, iniziò a cantare a squarcia gola ‘un giorno all’improvviso mi innamorai di te’ e non ha più smesso.
a cura di Roberto Rossi (Twitter: @RobSnowflower)