Napoli capitale italiana della letteratura contemporanea. Scorrendo le classifiche, ci si imbatte in: Maurizio De Giovanni, Roberto Saviano, Lorenzo Marone e molti altri autori in grado di deliziare i lettori e soddisfare qualsivoglia editore. Ma Napoli è pure una continua fucina di talenti letterari. Aspiranti scrittori con le idee chiare e la fortuna di farsi le ossa in piccole realtà editoriali molto ambiziose. È il caso di Mario De Simone, classe 1988, autore di “Tarantella nera” recentemente pubblicato da Ad est dell’equatore.
Salvatore, un giovane tossicodipendente, è il protagonista di questo romanzo nel quale il perbenismo e la morale vengono messi da parte, in favore di atmosfere cupe e borderline sempre dannatamente attuali. La vista di Sal viene sconvolta, durante un’anonima mattinata in ospedale, dall’omicidio di Joe, compagno di stanza e di sventura all’interno della comunità di recupero per tossicodipendenti “San Giovanni Battista” di Napoli. Trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato è il triste destino di Joe, tossico che perisce per far da scudo all’amico Sal che, stringendo tra le mani coraggio e il manico di una pistola, ammazza uno dei due sicari e giura vendetta contro l’altro omicida. Sal fugge, con addosso pochi soldi, alle spalle la polizia e i media e in corpo un desiderio di vendetta che lo accompagnerà per tutta la storia, così come gli farà compagnia, lungo i vicoli di Napoli, il bastardino Pocho. Sarà Carmen, affascinante fotografa da night club, a mettere in discussione le certezze di Sal, riavvicinandolo alla sua famiglia e portandolo alla soglia del clan dei Petrone, il cui boss viene descritto come uomo d’altri tempi. Un gentleman del crimine che venera la propria famiglia e impone la fedeltà ai suoi sottoposti attraverso pittoreschi rituali. Nulla di strano in questa Napoli nient’affatto da cartolina eppure bella da leggere e da guardare con gli occhi cinici di Sal, protagonista di una “partita a scacchi” il cui premio è la vendetta per Joe e per suo fratello Enzo, carabiniere morto in servizio capace di lasciare nell’animo del protagonista insanabili ferite e sensi di colpa altrettanto profondi. Null’altro si può rivelare altro di un romanzo che ha nel linguaggio il proprio punto di forza e nei tanti lati oscuri dei protagonisti l’elemento per conquistare i lettori. Anche quelli scettici che parleranno di storie già raccontate sul piccolo e grande schermo e nelle pagine della cronaca nera. Una Napoli già nota ma tremendamente vera nella quale si muove Sal, un ragazzo desideroso di vendicare un amico, un fratello e riprendere in mano la propria vita. Quella iniziata nel momento in cui pensava di essere morto.
a cura di Paquito Catanzaro
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