VIDEO AMARCORD – Torino-Napoli 30 marzo 2013: Cavani sigla la vittoria in una delle rimonte più emozionanti degli ultimi anni

Dopo le parole d’amore di Cavani verso Napoli e l’apertura ad un suo futuro ritorno in maglia azzurra, con Torino-Napoli alle porte – poi – era impossibile non ricordare la sfida tra gli azzurri e i granata di quattro anni fa. L’operazione nostalgia di oggi non scava nel baule profondo dei ricordi di trent’anni fa quando c’era Maradona, ma si sofferma a circa 46 mesi or sono. Era il 30 marzo 2013 ed il Napoli era allenato da Walter Mazzarri che, quella sera, decise di far riposare il suo miglior giocatore in rosa, ovvero Cavani. Fino ad allora il Matador le aveva giocate tutte e solo il jet leg quella sera lo costrinse a rinunciare alla titolarità. A quei tempi gli azzurri lottavano con il Milan per la conquista della seconda piazza della classifica che voleva dire accesso diretto alla Champions: bisognava vincere dunque, per superare i rossoneri e mettersi alle spalle della Juventus capolista.

Come già detto, Mazzarri rinuncia a Cavani dal primo minuto e si affida alla coppia d’attacco Insigne-Pandev, con la cerniera di centrocampo tutta svizzera con Behrami e Dzemaili. Proprio quest’ultimo, da ex, sarà protagonista con una tripletta ed il primo goal arriva al decimo del primo tempo con un siluro dal limite dell’area che batte Gillet. Il vantaggio azzurro però dura solo venti minuti, perché al 30′ il Toro pareggia con Barreto che non andava in goal da addirittura 872 giorni. Poco dopo il Napoli ha l’opportunità di tornare in vantaggio con un rigore che però viene fallito malamente da Hamsik. Il secondo tempo riparte e lo fa esattamente come il primo, ovvero con un goal di Dzemaili che batte per la seconda volta Gillet, porta nuovamente in vantaggio gli azzurri e, come in occasione del primo goal, non esulta per rispetto della sua ex squadra. La partita il Napoli la deve vincere ed il 2 a 1 non lascia tranquillo Mazzarri che la vuole chiudere definitivamente. Così, al 20′ della ripresa, il tecnico toscano fa entrare Cavani al posto di Insigne e, nove minuti più tardi, mai scelta apparve essere più sciagurata: il Matador colpisce il pallone di braccio in area di rigore azzurra e concede il penalty al Torino. Sul dischetto per i granata ci va Jonathas che non sbaglia e porta il risultato sul 2 a 2. Appena il tempo di posizionare il pallone sul cerchio di centrocampo che il Toro si porta, per la prima volta quella sera, in vantaggio. Questa volta in rete per gli uomini di Ventura ci va Meggiorini che fa esplodere l’Olimpico in un urlo di gioia che si trasformerà presto in illusione e amarezza.

Si, perché il Napoli di Mazzarri aveva una caratteristica che negli anni lo aveva caratterizzato: la capacità di ribaltare le partite e segnare il goal vittoria anche all’ultimo secondo dell’ultimo minuto del recupero oltre il novantesimo. Quella sera, questa capacità, uscì fuori alla grande. L’obiettivo rimonta parte al minuto 80, quando gli azzurri trovano il goal del 3 a 3  – nuovamente – con Dzemaili che con una terza sassata batte per l’ennesima volta Gillet, sigla la sua prima tripletta in Sere A e, per l’occasione, non contiene la gioia ed esulta con i compagni. La partita è agli sgoccioli, quasi il pareggio sembra andar bene per come si era messa ad un certo punto. Però in campo c’era un certo Cavani che, (tra l’altro) aveva sulla coscienza lo sconsiderato controllo di braccio che aveva provocato il rigore al Torino e, doveva farsi perdonare. Detto fatto: siamo al minuto 85, il Napoli conquista una punizione dai 25/28 metri. Il Matador prende il pallone, lo posiziona per terra e decide che da quella punizione dovrà nascere una parabola che terminerà la sua corsa in rete, alle spalle di Gillet. Così, dopo il vantaggio azzurro e la rimonta granata, arriva la contro-rimonta firmata Cavani. Matador che poi allo scadere firmerà il goal del definitivo 3 a 5 con un colpo di testa su cross di Armero.

TORINO-NAPOLI 3-5

Torino (4-2-3-1): Gillet; Darmian, Glik, Rodriguez, D’Ambrosio (12′ st S. Masiello); Basha, Gazzi; Cerci, Vives (12′ st Meggiorini), Santana; Barreto (21′ st Jonathas).
A disp.: Coppola, Di Cesare, Ogbonna, Bakic, Caceres, Menga, Stevanovic, Bianchi, Diop. All.: Ventura

Napoli (3-4-1-2): Rosati; Gamberini, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Dzemaili (42′ st Rolando), Zuniga; Hamsik; Pandev, L. Insigne (20′ st Cavani).
A disp.: Colombo, Crispino, Grava, Mesto, Donadel, Armero, Inler, Radosevic, El Kaddouri, Calaiò. All.: Mazzarri

Marcatori: 10′, 2′ st e 36′ st Dzemaili (N), 30′ Barreto (T), 29′ rig. Jonathas (T), 33′ st Meggiorini (T), 39′ st e 45′ st Cavani (N)

a cura di Roberto Rossi (Twitter: @RobSnowflower)

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