Un patto di ferro per vincere tutti insieme. Nessuno escluso. Due giorni fa Elseid Hysaj in un’intervista ha espresso un concetto semplice quanto di importanza basilare per quanto riguarda le ambizioni di successo del Napoli nell’immediato futuro: il terzino albanese ha fatto capire che per puntare sempre più in alto sarà fondamentale per la dirigenza di stanza a Castel Volturno trattenere i grandi protagonisti di questa stagione, come Dries Mertens. E’ la resa esplicita di un sentimento che gira nello spogliatoio del Napoli già da qualche settimana, al punto che si parla di un vero e proprio patto fatto dai ragazzi per restare tutti a Napoli anche il prossimo anno e provare a vincere qualcosa. E i fatti, stando a quanto vi mostriamo, sembrano dargli ragione. A prescindere da quello che sta accadendo in quest’annata particolare, per tanti motivi, risulta a dir poco sorprendente vedere il Napoli solo terzo in base alla qualità del gioco espresso. La squadra di Maurizio Sarri viene riconosciuta da tutti come la compagine dotata dei meccanismi più efficaci ed al tempo stesso più piacevoli da vedere. Nonostante questo, la solita Juventus e per ora anche la Roma sopravanzano i partenopei.
Ma lo stupore nel vedere Hamsik e compagni relegati solamente sul gradino più basso del podio in Serie A arriva anche a guardare le news Napoli, ovvero le statistiche e i numeri relativi alla stagione che si avvia alla conclusione: il Napoli da novembre ad oggi è stato in grado di mettere in cascina quasi gli stessi punti della Juventus, risultando inoltre come la squadra più vincente di tutte nel girone di ritorno. Dal 15 gennaio in poi, giorno di Napoli-Pescara, i punti ottenuti dagli azzurri sono stati maggiori rispetto ad ogni altra compagine nel girone di ritorno, come si può vedere nella grafica a margine. Fattori che testimoniano l’efficacia del progetto tecnico del Napoli, uscito profondamente rinnovato non tanto nella filosofia di gioco quanto negli interpreti, con una campagna acquisti imperniata prevalentemente su giovani di grande talento e dal futuro assicurato. Cosa che allo stesso tempo non ha pregiudicato l’efficacia del reparto offensivo: il Napoli figura anche ai primissimi posti tra i club più prolifici del panorama calcistico europeo, con Mertens, Callejon, Lorenzo Insigne e Marek Hamsik che hanno sfondato tutti quota dieci gol in stagione. E nessuno è stato in grado di eguagliare questo aspetto, che simboleggia come le premesse per una grande vittoria ci siano tutte. A patto di rinnovare il contratto agli elementi in bilico e di innestare un altro paio di pedine-chiave, già individuate dalla dirigenza. Vincere tutti insieme, perché in questo Napoli non c’è Maradona come trent’anni fa. Il vero Maradona di questo Napoli è il gruppo, e se il gruppo resta compatto e ha fiducia può raggiungere qualsiasi traguardo.
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