Nella giornata di ieri Aurelio De Laurentiis ha parlato all’Associazione stampa estera. Il presidente del Napoli non ha risparmiato nessuno e le sue dichiarazioni sono state poi trasmesse dai canali ufficiali del club. Il patron quando parla offre sempre tanti spunti, dal racconto della storia del Napoli dalla Serie C all’Europa che conta, passando poi per il calciomercato e la cessione di Higuain.
Napoli, De Laurentiis alla stampa: dalla frecciata a Higuain al ricordo del passato del club
De Laurentiis è un fiume in piena quando decide di parlare e puntualmente le notizie Napoli ne riprendono gli argomenti per giorni e giorni, e non sempre in modo positivo. Il presidente azzurro ieri non ha risparmiato una dura frecciata a Higuain che proprio qualche giorno fa ha presentato una causa per centinaia di migliaia di euro contro De Laurentiis: “Se il fratello mi dice che lui va lì per vincere, io gli potrei dire che la Juventus ha vinto anche senza di lui tanti scudetti. A quel punto sei di rimorchio, non sei fondamentale. Il trasferimento in bianconero è stata una scelta di Higuain, inopportuna, senza stile. Guardate Cavani e Lavezzi invece dove sono andati”. Non si è parlato solo dell’attaccante argentino pero, De Laurentiis è tornato sul passato del Napoli e sulla storia del club. Lo ha fatto però non in maniera positiva, con toni forse che hanno potuto infastidire parte dei tifosi napoletani da sempre affezionati alla storia del club: “Quando acquistai la squadra non ereditammo nulla dal passato, se non la storia, perché non c’erano calciatori, nessun tipo di ricchezza. E’ stato come creare una cosa nuova. L’entità Calcio Napoli ha anche un valore morale ed etico perché ha riqualificato un qualcosa in una città malata, distrutta da una gestione sbagliata e anche da tanta stampa internazionale. Nel 2004 ho rilevato una società che non avevo vinto nulla, solo due Scudetti. Ma che ha avuto la fortuna unica di avere il più grande di tutti: Maradona”. Parole forti e di rottura, non solo col passato ma anche con gran parte della tifoseria, che spesso gli ha contestato alcuni modi non proprio ortodossi nell’apostrofare una storia di cui i napoletani vanno comunque molto orgogliosi. Il parlare in modo così dispregiativo di città e squadra, forse De Laurentiis avrebbe potuto evitarlo. Novant’anni di storia non proprio ben ricordati dal presidente del Napoli. O almeno questo è quello che potrebbero pensare i tifosi oggi.