La prima di tre finali. No, non parliamo della Juventus, che pure fra Roma, Lazio e Real Madrid ha tre partite da dentro-fuori. Ma lo stesso vale anche per Napoli e Roma, che nelle ultime tre gare non possono più sbagliare. La Roma col percorso netto si piazza seconda, ma domenica sera ha la sfida con la Juve e vincere è tutt’altro che una passeggiata. Chi invece deve necessariamente vincerle tutte è il Napoli, a partire dal Torino, altrimenti il secondo posto sarà solo un miraggio. Torino, poi Fiorentina e Sampdoria: nove punti per un secondo posto che è la base di partenza irrinunciabile per porre le basi a quella che può essere davvero la stagione della svolta, cioè la prossima. Se il Napoli tiene tutti i campioni che hanno portato alla splendida stagione di quest’anno e innesta un altro paio di figure-chiave, allora il sogno può anche non essere più un sogno. Ma prima, come sicuramente dirà anche il mister in conferenza stampa, prima c’è il Torino, ed è da qui che si deve partire per tentare il ‘colpo’ stagionale.
Torino-Napoli, le scelte di Sarri e i numeri impressionanti dei 4 tenori
Per Torino-Napoli Sarri non fa più calcoli e secondo le ultime news Napoli ha la rosa al completo, quindi lancia in campo gli undici titolarissimi stagionali. Reina in porta, Hysaj Albiol Koulibaly e Ghoulam in difesa, Allan, Jorginho e Hamsik a centrocampo con qualche chance, come sempre, per Zielinski e Diawara. In avanti ormai non si prescinde più dai tre bajitos: le 24 reti in campionato – 30 totali – di Mertens, le 15 di Insigne tutte da novembre in poi. E poi la splendida concretezza di Josè Callejòn, insieme ad Hamsik l’unico per ora in “doppia doppia” gol e assist. 14 centri fra campionato e coppe, 11 passaggi vincenti. Stessi identici numeri del capitano, che quest’anno è stato una sorta di attaccante aggiunto e sta portando a termine la miglior stagione in carriera. Numeri impressionanti, tutti insieme uniti per la stessa causa. Il patto di ferro del Napoli tracciato anche ieri da Hysaj prosegue: bisogna vincere, vincere e ancora vincere, per centrare il bersaglio secondo posto e poi, dall’anno prossimo, puntare al bersaglio grosso.
di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)