San Paolo chiuso, il Comune si difende: “Ingiusto accusarci”

Bruscolotti
Bruscolotti ©Getty Images

E’ arrivata la difesa del Comune di Napoli in merito allo spiacevole episodio capitato oggi pomeriggio per il quale i campioni del Napoli vincitore dello scudetto trent’anni fa hanno trovato i cancelli dello stadio ‘San Paolo’ chiusi senza nessuno che potesse aprirli. In questo modo non è stato possibile omaggiare il tricolore con un giro di campo in quello che è stato il teatro del primo, grande trionfo nella storia del club azzurro. Ovviamente la questione ha suscitato non poche polemiche, con in primis Beppe Bruscolotti a condannare questa scelta.

Napoli, la versione del Comune

I giornalisti di Sky Sport in collegamento per l’emittente al seguito della squadra hanno poi fatto sapere che la società di Aurelio De Laurentiis aveva fornito il proprio benestare affinché il giro di campo si facesse e sottolineando che l’impianto viene dato in gestione al club partenopeo soltanto nei giorni in cui si disputa una partita ufficiale, demandando al Comune.

Comune che non manca ora di replicare attraverso le parole di Ciro Borriello, Assessore allo Sport della giunta De Magistris: “Secondo l’attuale regime contrattuale in essere tra le parti (Comune e SSC Napoli) l’utilizzo del terreno di gioco e delle aree limitrofe al manto erboso sono di uso esclusivo della stessa SSC Napoli, che si fa carico anche dei costi di manutenzione fino al termine della stagione. Perciò in assenza di una autorizzazione da parte degli utilizzatori esclusivi del terreno di gioco appare davvero ingeneroso nei confronti di Palazzo san Giacomo addebbitarci il mancato ingresso all’impianto proprio nel giorno in cui il Sindaco, a nome dell’intera Amministrazione comunale e della Città, ha voluto incontrare nella sede istituzionale e premiare uno ad uno i campioni, i dirigenti ed il Presidente dello storico scudetto. E’ quindi del tutto evidente che  poteva essere concesso un breve giro del campo ai protagonisti di quella storica vittoria”, conclude Borriello.

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