Diego Armando Maradona è stato intervistato dal quotidiano ‘Olè’. L’argentino ha parlato prima della squalifica inferta a Messi dopo gli insulti a un guardalinee durante Argentina-Cile, e poi della morte del suo primo agente Jorge Cyterszpiler.
Commentando la decisione della FIFA di ridurre la squalifica da quattro giornate a una sola per l’attaccante del Barcellona ha dichiarato: “Gli hanno ridotto la squalifica per la storia di sempre con i grandi, è incoerente. Leo meritava una giornata di squalifica in più, lo dico con il cuore in mano. Sono contento come argentino e per Messi, e perché torniamo a credere nel sogno mondiale. Messi non è da aggredire, l’ho allenato un anno e mi è sembrato più un peluche che un giocatore di calcio”.
Parlando della morte del suo primo procuratore ha invece detto: “Mi hanno fatto vedere le foto, non potevo crederci, era una persona forte di testa. Stava passando un momento familiare difficile, ma non mi è mai passato per la testa che si potesse suicidare. Non credo che una donna possa ucciderti, ti può far soffrire ma non ucciderti. Aveva i suoi figli per vivere
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