Maurizio Sarri ha presentato in sala stampa a Castel Volturno il match Inter-Napoli, in programma domani sera nel posticipo domenicale della 34/a giornata.
Prima domanda al tecnico azzurro sull’obiettivo secondo posto: “Bisogna crederci, provando a vincere tutte le partite rimaste. Poi magari non succede, ma da parte nostra occorre convinzione. Non credo ad una Inter in crisi, con Pioli i nerazzurri si sono ripresi e hanno solo avuto una flessione fisiologica come capita a tutti. Domani contro di noi la squadra milanese potrebbe avere una reazione importante sappiamo che non sarà una gara semplice”.
La risposta all’agente di Tolisso e Gonalons, che ha affermato come i due si siano rifiutati di vedere la serie Gomorra: “Non sanno quello che si sono persi”. E tornando a questioni importanti, si gioca anche il derby di Roma, una partita che per Sarri non deve occupare uno spazio importante: “Dobbiamo pensare soltanto a noi stessi ed al match che andremo a giocare, e subito dopo avremo il Cagliari in testa. Bisogna assolutamente evitare perdere energie mentali in altro”. Ma è chiaro che il pareggio colo Sassuolo brucia un pò: “Nonostante questo la squadra è cresciuta e l’approccio alle partite è migliorato molto. L’anno scorso spesso ci capitava di sbagliare, quest’anno invece no. Vedo maggiore cattiveria ed un percorso che mi rende orgoglioso, ma dobbiamo ancora migliorare quando il risultato è in mano nostra, perché continuiamo ancora a sbagliare qualcosa a volte”.
Sul premio Bearzot, che segue la conquista della Panchina d’Oro ottenuta qualche settimana fa, Sarri dice: “Mi sarebbe piaciuto di più vincere col Sassuolo, avremmo meritato i 3 punti pagando solo 5 minuti di distrazione. I premi fanno sempre piacere, ma a me piace vivere il campo e vincere lì. Per quanto mi riguarda considero normale che il Napoli punti sui giovani, il progetto non deve essere l’allenatore. Anzi, se qui non sono contenti di me rassegnerò le dimissioni. La verità è che un piano ben programmato deve tenere conto di tante componenti. Alcuni avversari stanno cambiando molto, come le due milanesi, e c’è da considerare presto. Non sarà facile ma il Napoli si farà trovare sempre pronto”.
Inter-Napoli di domani sarà anche un incrocio tra bomber: “Icardi e Mertens sono due grandi giocatori che possono sempre incidere sulla partita. Il confronto tra i due però non lo capisco, se una delle squadre non dovesse mettere in condizioni il proprio campione di fare gol, l’altro non avrebbe colpe per questo. Il valore di entrambi resterebbe comunque immutato”.
Cosa serve per vincere domani: “Fisicità, ma non solo. L’inter è una squadra con molti elementi di stazza, ma il nostro palleggio può fare la differenza”. E chi giocherà?: “Chi sta meglio: negli allenamenti siamo in crescita. Diawara ha vissuto un leggero calo dopo un impatto devastante, ma ora è tornato a fare bene. Zielinski pure: da giugno ad oggi ha giocato 60 partite considerando gli Europei e tutte le competizioni stagionali del Napoli. Rog mi sta impressionando favorevolmente, a Giuntoli di giovedì dico sempre che giocherà. Il centrocampo è il reparto che mi dà maggiori soluzioni e dove sbagliamo di meno, chiunque sa darmi risposte positive. E poi c’è Hamsik, che è un fuoriclasse vero e proprio”.
Bisogna solo evitare errori come quelli col Sassuolo: “Sono state delle stupidaggini, purtroppo però ci sono costate il successo. Secondo alcuni basta togliere un centrocampista e mettere un attaccante per migliorare in fase offensiva e risolvere gare del genere…ma in realtà tutti dovrebbero sapere che siamo la squadra che ha fatto più gol di tutti”.
“Ci sono giocatori che rappresentano il progetto e la squadra in maniera forte. Per il Napoli è il caso di Insigne. Non capisco perché mi chiedete sempre se rimarrò, sapete qualcosa che io non conosco?”.
Chiusura su Maksimovic, che fin qui non ha fatto benissimo in maglia azzurra: “E’ un ragazzo di valore, rispetto a Koulibaly ed Albiol dà qualche garanzia in meno ma la stima nei suoi confronti c’è e migliorerà al pari del suo bagaglio tecnico. Dal punto di vista tattico mi ricorda proprio Albiol, mentre di Kalidou ha la velocità. Sono io che ho voluto Maksimovic al pari di Giuntoli, diventerà molto importante per il Napoli”.
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