Da comparsa ad attore protagonista, Strinic punta alla riconferma

Strinic © Getty Images

IVAN STRINIC TITOLARE / Il mancato inserimento nella rosa per la Champions League poteva essere più di un segnale per l’eventuale addio di Ivan Strinic alla causa azzurra. Il terzino croato si è ritrovato ad osservare la sua squadra nella competizione continentale senza mai poter dare il giusto apporto. Anche in campionato le gerarchie sembravano delineate. Sette presenze in sette mesi, troppo poche per pensare ad un futuro con il Napoli. Del resto l’ex Dnipro è sempre stato un attore non protagonista dal suo approdo in Italia. Buone prestazioni alternate a periodi di totale assenza. E anche quest’anno, rimasto a Napoli nonostante qualche critica da parte del procuratore, l’andazzo sembrava lo stesso. Questa volta però non c’è stato il film che tutti attendevano. Il copione ha previsto un’improvvisa svolta di pari passo con i problemi sul rinnovo di Faouzi Ghoulam, titolare indiscusso di tutta la stagione. In realtà l’algerino non ha mai avuto una reale trattativa per rivedere il suo contratto e con il passare del tempo il suo addio è sempre più probabile. Un’occasione unica per Strinic di dimostrare il suo valore e diventare finalmente attore protagonista. I novanta minuti contro il Crotone sembravano una semplice comparsata, la classica possibilità in mezzo a tanta panchina. Ed invece il croato, dopo aver saltato la partita contro l’Empoli, è stato schierato a sorpresa da titolare anche contro Juventus, Lazio ed Udinese sfoderando prestazioni importanti e di personalità.

Napoli, la crescita di Strinic e il sorpasso a Ghoulam

Soprattutto all’Olimpico, Strinic è stato prezioso in fase difensiva permettendo alla retroguardia azzurra di non subire gol, evento raro in questa stagione. Un sorpasso nelle ultime curve nei confronti di Faouzi Ghoulam che fa ben sperare. Strinic sta cercando di guadagnarsi la possibilità di riconferma, un miraggio considerando quanto fatto prima di marzo. Maurizio Sarri però sembra apprezzare la sua dedizione e il lavoro mostrato in allenamento. Probabilmente l’allenatore toscano ha valutato anche l’aspetto mentale, elemento decisivo per dare i gradi da titolare al ragazzo dell’Est. Meglio puntare su un giocatore volenteroso di restare piuttosto che continuare a schierare qualcuno pronto a partire già da un pezzo. Contro l’Udinese l’ennesima prestazione solida e per la seconda volta consecutiva la difesa azzurra non ha subito gol. Una statistica importante che per ora si limita alla casualità ma che coincide con il ritorno prepotente di Strinic. Il ragazzo sta bene, lo conferma anche Sarri, e vuole giocarsi le sue chance. “Le sensazioni che mi sta dando in allenamento non me le aveva mai date in questi due anni”, elogi pubblici e fiducia ritrovata. La presenza in campo di Strinic assicura maggiore copertura e una spinta offensiva equilibrata, l’ideale per l’assalto finale al secondo posto. Napoli ora ha un nuovo attore protagonista per le ultime sei partite stagionali.

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