Ottobre nero da dimenticare. Al termine delle sfide contro Real Madrid e Juventus, l’hashtag #atestaalta ha invaso le bacheche di tanti tifosi napoletani. Le splendide prestazioni degli azzurri non sono state accompagnate da risultati soddisfacenti. Anche quest’anno nessun trofeo in bacheca ed un assurdo terzo posto che potrebbe costringere la squadra ai pericolosi preliminari di Champions League. Ma cosa manca realmente al Napoli per contendere lo scudetto alla Juventus fino al termine della stagione? Difficile trovare una risposta esaustiva, tanti i fattori da considerare e gli elementi da prendere in esame. Lo stesso Sarri spesso ha parlato di mancata maturità da parte dei ragazzi per vincere ad alti livelli. In realtà ciò che emerge fino a questo punto della stagione è un dato clamoroso. Manolo Gabbiadini è stato il motivo della mancata lotta scudetto tra Napoli e Juventus. I numeri lo dimostrano. Dalla prima alla sesta giornata gli azzurri erano riusciti a tenere lo stesso ritmo dei bianconeri e a distanziare la Roma di quattro punti. Sono quattordici i punti in classifica contro i quindici della Juventus. Dalla tredicesima in poi ancora la stessa costanza con il Napoli che ha collezionato 46 punti e la Juventus 47, mentre la Roma è terza a 45. E allora cosa ha fatto realmente la differenza?
Napoli, quel nefasto mese di ottobre
Quel nefasto ottobre. La sconfitta contro l’Atalanta e l’infortunio di Arkadiusz Milik hanno avuto un contraccolpo psicologico pesante per gli azzurri. Inoltre Manolo Gabbiadini, identificato come il reale sostituto del polacco, ha amaramente fallito la sua occasione. In quel mese il Napoli ha collezionato solo sette punti frutto delle tre sconfitte (Atalanta, Roma e Juventus), un pareggio (Lazio al San Paolo) e le due vittorie contro Crotone ed Empoli. Dall’altra parte Juventus e Roma dimostravano di non subire cali raccogliendo rispettivamente 15 e 16 punti. È lì che nasce il divario tra le tre squadre e lì che il Napoli ha perso l’occasione di tallonare la Juventus e distanziare la Roma. Una costanza da scudetto ritrovata solo con l’intuizione di Dries Mertens prima punta e l’accantonamento di Manolo Gabbiadini, fuori dal contesto tattico e già pronto a partire per ritrovare gli stimoli perduti. È da questi numeri che il Napoli deve riportare e programmare la prossima stagione. Una rosa in grado di tenere testa alla Juventus capolista e che solo un incidente di percorso le ha negato il sogno scudetto.