È stato uno dei nomi più chiacchierati del calciomercato estivo, fino a quando si è finalmente concretizzato il suo passaggio al Napoli. Finalmente, perché gli azzurri inseguivano Nikola Maksimovic da almeno due anni e mezzo e per diverse sessioni di trasferimenti non sono mai riusciti ad arrivarci. Anche stavolta, tutto in extremis: il Torino non vuole svenderlo, ma la mossa decisiva è del calciatore che rompe con tutto l’ambiente e fa chiaramente capire di voler cambiare aria. Il Napoli si fionda su di lui e prima della chiusura delle porte lo acquista, riuscendo a convincere Cairo con più di una promessa. La più importante? I soldi. Maksimovic arriva a Napoli per una cifra di poco superiore ai 28 milioni di euro, cifra giudicata da molti sproporzionata rispetto alle qualità del calciatore ed al ruolo che avrebbe avuto in azzurro. Il Napoli, però, ha saputo ricambiare il favore: prima di tutto risparmiando sull’ingaggio (intorno al milione e mezzo annuale), poi cedendo Valdifiori proprio ai granata per 3,5 milioni.
TROPPE PANCHINE PER IL SERBO CON SARRI
La storia, però, non racconta un gran finale. Da quando è arrivato in azzurro, le news in casa Napoli non raccontano di un affare memorabile. Prima le panchine per ritrovare la condizione persa in granata, poi i tempi di adattamento alle dinamiche sarriane e le gerarchie difensive, che volevano davanti a lui Albiol, Koulibaly ed anche Chiriches. Il suo esordio arriva addirittura in Champions, ma solo per caso: contro il Benfica, Albiol si fa male dopo appena 10′ ed il serbo è ‘costretto’ a prendere il suo posto. Di lì una nuova parentesi, le prime titolarità, poi col ritorno dello spagnolo anche Maksimovic fa ritorno in panchina. Da ottobre ad oggi lo si è visto per sole 5 gare di campionato (4 per intero, nemmeno 50′ con la Fiorentina), in una di Champions (contro il Besiktas) e in una di Coppa Italia (contro lo Spezia). In totale fanno 1026 minuti in campo, che divisi per i milioni spesi per lui in estate sarebbero circa 2,800 euro al minuto. Non proprio il miglior acquisto per spesa e rendimento della gestione De Laurentiis, almeno fino ad oggi.