KICKOFF – Mertens e quella napoletanità così difficile da trovare

Mertens
Mertens © Getty Images

Dries Mertens è integrato da tempo alla grandissima a Napoli. Nell’intervista rilasciata ieri dal numero 14 azzurro il concetto del vivere la città e la napoletanità ha rappresentato l’argomento principale. Ciò che a noi che siamo nati  e cresciuti all’ombra del Vesuvio sembra normale, a lui è parso sin dal suo primo giorno in terra partenopea una esperienza nuova che ha fatto volentieri sua. “A casa mia in Belgio si guardava la televisione tutto il giorno, e così facevo anche quando ho giocato in Olanda, e poi cena prestissimo ed a letto subito dopo. Qui no, qui a Napoli è diverso: si mangia alle 21.00 e poi si esce”. Ma soprattutto Mertens dice: “La gente vive per il calcio: il Napoli viene prima di ogni cosa”.

Ciro

E speriamo che sia così anche quando Mertens si troverà con una penna in mano per firmare il prolungamento del contratto. Perché Aurelio De Laurentiis sa che non può e non deve perdere un uomo così. Sportivamente parlando, Mertens ha ormai 30 anni e per gli standard del presidente si trova già in là con l’età. Ma in campo il belga ha dimostrato di avere l’entusiasmo e le energie di un ragazzino. E’ uno che fa la differenza e che non si spaventa davanti a niente.

Napoletani veri

E come lui Lorenzo Insigne. E’ il club che deve fare le dovute valutazioni, ma gente così attaccata alla maglia ed alla città non è facile trovarla tutti i giorni, e Napoli ed i suoi tifosi lo sanno bene. Semmai è più facile cantare “Un giorno all’improvviso” e poi andarsene di nascosto…invece per gente così bisogna fare qualche sforzo per tenersela ben stretta.

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