“Ormai i giocatori sono entrati nell’ottica dell’idea per la quale dopo un periodo negativo od anche una sola partita giocata male dovrà affrontare le dure proteste dei propri tifosi, con anche dei veri e propri casi di minaccia”.
Parole forti quelle rilasciate da Damiano Tommasi, ex calciatore ed attuale presidente dell’AIC. Tommasi, che si era anche candidato alla presidenza della FIGC nel 2014 perdendo contro Carlo Tavecchio, ha detto anche: “Per chi pratica questo sport ormai è normale ricevere minacce e pressioni. Oltre la metà di questi episodi è da attribuire ai supporters, i quali pensano che pagando il biglietto per assistere ad un match si possa poi fare quello che si vuole, imponendo quello che è il proprio pensiero ai giocatori. Ovviamente non è così”.
Tommasi ha parlato davanti all’Antimafia, che in queste ultime settimane sta indagando sui presunti contatti tra la Juventus ed esponenti del tifo organizzato legati alla ‘ndrangheta. Tommasi aggiunge: “La stragrande maggioranza dei casi di violenza ha luogo nell’ambito del calcio dilettantistico, mentre all’estero tutto questo non avviene”.
