È il giorno della vigilia dell’attesissimo incontro di domani sera tra Napoli e Juventus nella splendida cornice dello Stadio San Paolo. Maurizio Sarri è intervenuto nella conferenza stampa di rito per presentare il match tra azzurri e bianconeri. E la prima domanda per il tecnico toscano riguarda il grande ex Gonzalo Higuain: “Sinceramente non mi interessa l’atmosfera che ci sarà, a lui devo molto e gli voglio bene ma per me domani sarà solo un avversario. Una brutta giornata vogliamo farla passare alla Juventus, non a lui; non ho mai detto il contrario”.
Sulla vittoria della Panchina d’Oro contro Allegri – “A me Allegri è simpatico, non mi interessa vincere su di lui. Quello che mi interessa è fare una grande partita contro la sua squadra e vincere. Sull’allenatore dei bianconeri posso dire che le vittorie sul campo restano superiori ai premi”.
Sulla doppia sfida – “Io penso sempre alla partita più vicina, giochiamo domani e poi penseremo alla Coppa Italia”.
Sulla ripetizione dell’abbraccio ad Higuain – “Prima di una partita non ho queste delicatezze, penso soltanto alla panchina. L’ultima volta Gonzalo è venuto verso di me e l’ho notato solo quando era molto vicino, stavo pensando ad altro. Il ragazzo sa cosa penso di lui e questo mi basta, non ha nulla da dimostrare e domani sarà un avversario come gli altri; anche se più forte”.
Sulle condizioni di Pepe Reina – “Il nostro portiere ha questo piccolo problema al polpaccio, poi noi è un elemento importantissimo. Ha svolto lavoro differenziato, spetterà a lui decidere se scendere o meno in campo. Gli esami possono dire una cosa, poi ci sono le sensazioni del ragazzo”.
Sul modo di battere la Juventus – “Le partite perfette non esistono. In delle cose siamo straordinari e in altre commettiamo degli errori banali. Però, la partita dove il Napoli è stato vicino alla perfezione è stata quella di Torino. Dovremmo restare attenti e avere una concentrazione continua”.
Sui rimpianti in stagione e gli obiettivi – “Guardando gli episodi, potevamo essere un pelo più vicino ma la Juventus in questi anni è stata di un’altra categoria. Coppa Italia e Champions sono delle grandi soddisfazioni; vincere qualcosa mi darebbe gusto. Vincere qui a Napoli avrebbe un sapore diverso, lo dissi anche ad Higuain; ma non si può entrare nella testa delle persone, ci son aspetti sui quali è meglio non esprimersi”.
Sul senso della Juventus politicamente più forte – “L’ho detto in tutti i sensi possibili. In tutte le espressioni e situazioni che possono portare punti ad una squadra. Anche politiche e di rapporti, ma l’aspetto principale è che loro sono forti tecnicamente”.
Sulle assenze dei bianconeri – “Non so quanto possano influire le assenze di Dybala e Mandzukic, a mio parere gli aspetti mentali influiscono di più di quelli tattici. Domani saranno determinanti la lucidità e l’agonismo. A me non spaventano se in campo giocano a tre o a quattro, la loro forza sono gli uomini che possono schierare in campo”.
Su quanto può incidere il risultato di domani sulla sfida di mercoledì – “Non lo so, potrebbe incidere nel caso di un risultato davvero netto. La pressione è tutta sulle spalle della Juventus che è prima e vince da anni. Il campionato non si riapre se il Napoli dovesse vincere; poi si deve lasciare un minimo di spazio alla casualità”.
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