INSIGNE ITALIA ALBANIA – “Con Insigne ci siamo salutati come amici”. Così ha commentato il terzino del Napoli, Elseid Hysaj nel post partita di Italia-Albania ai microfoni della Rai. Tutto è bene quel che finisce bene dunque, con i due azzurri protagonisti della serata di qualificazioni che hanno chiuso nel modo migliore un confronto che è durato per 90 minuti ed oltre. Entrambi in campo per tutto l’arco del match, Insigne ed Hysaj hanno dato vita ad un duello infinito sulla corsia mancina offensiva dell’Italia con il Magnifico nel ruolo di ala nel poker d’attacco disegnato ad hoc da Giampiero Ventura. Il fantasista di Frattamaggiore con il passare dei minuti inizia a prendere le misure al compagno napoletano senza disdegnare qualche dribbling dei suoi. I due però lottano, si spintonano e alla fine si stringono la mano. Vince l’Italia, trionfa Insigne ma si tratta di una vittoria dal sapore diverso per l’ex pescarese.
Il sacrificio di Insigne
La gara di Insigne, al ritorno da titolare in nazionale, rispecchia alla perfezione tutte le sue caratteristiche. Spregiudicato e qualitativamente eccelso in fase di rifinitura, il Magnifico mostra anche con la casacca dell’Italia tutte le sue qualità svelando anche agli occhi dei supporters italiani l’altro lato della medaglia. Insigne infatti riversa sul terreno di gioco del Barbera una prova di grande sostanza, corsa, sacrificio e abnegazione anche in fase difensiva. Si trasforma in un vero e proprio esterno di centrocampo a tutta fascia, accompagnando come solo lui sa fare la fase offensiva ed alternando il tutto con ripiegamenti da terzino sinistro di navigata esperienza. Dal suo lato equilibrio e qualità regnano ed ora anche l’Italia può goderne.
di Giuseppe Barone Follow @Giuseppe7Barone