Un anno dopo, un punto in meno. Si, ma non solo, perché il Napoli 2016-17 si vuole prendere la scena, anche se le cose non vanno come si dovrebbe. Troppe varianti impazzite rispetto ad un anno fa e, tolto il fattore sorpresa, una mancanza assoluta: Gonzalo Higuain non è solo andato via dal club azzurro, è anche passato alla prima rivale nazionale, quella che con ogni probabilità vinceerà ancora lo Scudetto.
Il gap già allarmante, ora non può certo rimpicciolirsi, perché tra Juventus e Napoli i punti di distanza sono già in doppia cifra a marzo. Forse troppo, considerando anche che tra bianconeri e azzurri si è aggiunto il terzo incomodo, la Roma di Spalletti che per ora è la vera avversaria di questo Napoli.
UN NAPOLI EUROPEO
Un Higuain in meno ed una Champions in più. Il giovane gruppo degli azzurri non ha tantissima esperienza internazionale, ecco perché i 63 punti conquistati ad oggi in campionato (solo uno in meno rispetto i 64 guadagnati a questo punto nella passata stagione) dovrebbero far sorridere.
La Champions non è l’Europa League, il dispendio delle energie è superiore e questo Napoli ha saputo sfruttarle al meglio vincendo anche per la prima volta nella sua storia un girone. Il match di andata e ritorno con il Real Madrid è stata la sublimazione delle idee europee degli azzurri, nonostante il finale 6-2 subito tra Bernabeu e San Paolo. Gli azzurri hanno saputo fare bene, hanno fatto parlare di sé l’intero continente che oggi conosce e persino studia gli azzurri di Sarri.
Ma ai numeri bisogna sottostare e quindi per un fronte andato via, quello europeo, ci sono altri due da conservare: in campionato l’obiettivo sarà l’accesso diretto alla Champions, provando a superare la Roma nelle ultime nove giornate che restano da giocare, in Coppa bisognerà provare a rimontare il 3-1 dell’andata in favore della Juve in una notte al San Paolo.
DIFESA A PICCO, MA L’ATTACCO VOLA
Il miglioramento sta nei numeri, non nel piazzamento.
Un anno fa, dopo 29 giornate, il Napoli era secondo e pronto ancora a battagliare per lo scudetto, anche se la sconfitta di Torino e i pareggi con Milan e Fiorentina avevano ormai segnato il campionato.
In avanti la grande stagione di Gonzalo Higuain si era fatta sentire e i gol azzurri erano stati 59; incredibile ma vero, quest’anno senza l’argentino la squadra di Sarri ha saputo fare ancora meglio, arrivando già a quota 68 e trascinata dai colpi di un super trio formato da Dries Mertens, Marek Hamsik e Lorenzo Insigne.
Nonostante i tanti impegni ravvicinati e l’infortunio di Arek Milik, quindi, il Napoli ha saputo migliorare e migliorarsi, mostrando all’Italia ed al mondo un calcio poche volte visto in Italia negli ultimi anni.
Dietro, invece, qualcosa da rivedere ancora: nella stagione in corso la difesa azzurra ha numeri peggiori rispetto ad un hanno fa, quando aveva subito appena 23 gol. Oggi le reti incassate sono già 32, il vero e proprio fattore penalizzante che è valso lo svantaggio nei confronti di Juventus e Roma.
Negli ultimi due mesi della stagione, Sarri e gli azzurri proveranno a dimostrare di essere cresciuti e di poter centrare entrambi gli obiettivi fissati: tutto passerà dal San Paolo, dalla doppia sfida con la Juve che potrebbe valere un finale di stagione ben oltre le aspettative.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
