Jorginho scalpita, è il momento del rilancio. Dopo un periodo difficile con la maglia del Napoli è tornata a splendere la stella del giovane centrocampista brasiliano, tornato titolare da qualche partita ed autore di prestazioni splendide, al punto che anche Sarri lo ha elogiato pubblicamente. “Gran partita di Jorginho”, disse il mister contro il Crotone; “Ho fatto una stupidaggine a toglierlo dal campo” ha detto ad Empoli. Dalle critiche ai complimenti il passo non è stato breve ma costellato da non poche difficoltà. Problemi che però adesso sembrano essere più che superati, con il numero 8 che è pronto a riprendersi un ruolo che è sempre stato suo, almeno finché non si sono complicate le cose.
DA INAMOVIBILE A ‘MOVIBILE’: LA PARABOLA DI JORGINHO E’ PRONTA A DECOLLARE DI NUOVO
Sottovalutato, da sempre, per via di un ruolo non appariscente, di importanza più tattica che estetica. L’inizio di stagione non è stato al livello dello scorso anno per Jorge Luiz Frello, che è finito nel ciclone delle critiche dopo un paio di gare sbagliate, poi l’esplosione di Diawara ha fatto il resto. Qualche mese di panchina, ma senza dire una parola, se non a mezzo procuratore. Ora la lenta ripresa e di nuovo un ruolo centrale nel gioco azzurro, come non accadeva da tempo, e finalmente si riparla di lui anche in chiave Nazionale. Ma Ventura al momento non lo chiama, principalmente per via di un modulo, il 4-2-4, che mal si sposa con le sue caratteristiche. Le offerte per il mercato Napoli non sono mai mancate: sono tanti i top club che lo seguono con interesse, PSG su tutti, e non è escluso che in estate possa andar via. Ma nel frattempo Jorginho è riuscito a riprendersi il posto che gli spetta. In silenzio, come è sempre stato. Poche parole, tanti fatti.
a cura di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)