Nel lunch match della ventottesima giornata di A, il Napoli dovrà affrontare al Castellani l’Empoli di Martusciello. Il tecnico azzurro Maurizio Sarri questa mattina ha presentato in conferenza stampa, presso il centro sportivo di Castel Volturno, la sfida di domani contro i toscani. Tanti gli argomenti trattati dall’allenatore.
Il momento del Napoli
Analizzando l’attuale momento che stanno vivendo gli azzurri e le possibili varianti tattiche della squadra ha detto: “Ci sono le possibilità, ci sono 10 partite, ma ci poniamo obiettivi settimanali e proviamo a raggiungerne più possibili. Dries Mertens nel nostro tipo di gioco, ha dimostrato di essere un efficace attaccante centrale. Pavoletti ha fatto una stagione travagliata; un po’ la squadra deve abituarsi a lui, e un po’ lui deve abituarsi alla squadra. Jorginho dà palleggio e velocità di pensiero che hanno in pochi in Europa, poi come tutti ha delle controindicazioni. Quest’anno giochiamo sempre in velocità e questo costringe i centrocampisti a corse più lunghe, a ritmi più alti, poiché giocando in velocità ci sono più palle perse ed in alcune gare può fare più fatica nel rincorrere. Col Crotone s’è giocato in poco campo e lui in quelle partite arriva fino alla fine. A campo aperto Diawara ci dà più resistenza, ma se teniamo noi la partita in mano Jorginho ci dà più palleggio. Mi piacevano le ragazze con i capelli ricci da ragazzo, poi ho sposato una rossa. Diciamo che voglio fare bene fino alla fine, mi piacerebbe perché ci siamo confermati con tantissime problematiche in più. Siamo cresciuti come mentalità e rosa, l’anno scorso con queste problematiche non avremmo messo una pezza, quest’anno invece ci abbiamo messo una pezza, tutti quelli entrati hanno fatto bene. Se l’anno scorso avessimo avuto Coppa d’Africa, crociati, Champions, chissà quanti punti avremmo perso, quest’anno invece abbiamo contenuto grazie alla rosa. Non saprei, mi volete far dire se rimango con o senza quel traguardo. Dico che il massimo della vita è lavorare con un gruppo che ti segue. Poi a tutti piacere vincere e guadagnare, ma la storia bella è l’altra. Resti con la Champions? Nessuno mi ha chiesto di Empoli-Napoli, è brutto”.
La sfida all’Empoli
Parlando del ritorno in patria del tecnico e della partita di domani ha dichiarato: “In tutte le esperienze c’è possibilità di crescita, come tipologia di tecnico ero questo anche in C ma la ribalta era diversa e nessuno se ne era reso conto. Poi in alcune situazioni devi cambiare qualcosa, è un’esperienza di crescita. Nessuno sottolinea le difficoltà della partita, il Napoli non ha mai vinto ad Empoli. Nelle ultime due volte ad Empoli ha preso 6 gol. Conosco l’ambiente, che resta tranquilla ma reagisce, quindi troveremo un avversario applicato che ci complicherà la gara in maniera importante. Sarà una gara difficile e delicata ed ho cercato di passare il messaggio ai ragazzi. Ci manca qualcosa, ma i margini di crescita non sono più del 30% per una squadra come la nostra. Ora si sta lavorando su questi particolari. Se questo gruppo lima i particolari si lavora su quel 7-8% di miglioramenti. Per una squadra che ha fatto 82 punti, magari passando ad 89, significa diventare davvero competitivi. L’Empoli riparte bene, conoscendoli dobbiamo dimenticarci le ultime 2-3 partite. Lì quando interviene il direttore poi tutti reagiscono. Hanno una capacità di reagire che è impressionante e sarà difficile averla in mano perché loro hanno comunque capacità di palleggio importanti”. Un commento poi su Hysaj: “Ripetersi da giovani è anche difficile, ha fatto gli europei, la Champions, ha subito più stress rispetto all’anno scorso e l’ha pagato. Nei prossimi anni capiremo se troverà costanza per stabilizzarsi, ma ci dimentichiamo che ha 22 anni e per la prima volta ha fatto certe esperienze che gli hanno portato fatica mentale. Fa parte della crescita”. Sulla Champions ha poi aggiunto: “Non mi interessa più, mi interessano solo le competizioni che facciamo noi. Real Madrid? Ora non me ne importa più nulla, non c’è da legittimare più nulla, sono i campioni del mondo, siamo andati fuori da una delle squadre più forti. Che vinca o meno non cambia nulla sul loro valore”.
Doppio confronto Juventus
Due partite fondamentali quelle contro la Juve in campionato e in Coppa Italia. Sarri le ha commentate così: “Se fossi sazio andrei a casa, senza motivazioni non si va avanti. Al di là del loro amore per la squadra, dei tifosi mi piace il fatto che non hanno la presunzione di pensare che devono vincere sempre, anche se dovrebbero vincere per 2mila motivi. Questa sfida mi affascina. Il pubblico ha l’umiltà di pensare che vincere è difficile, ma meriterebbe di vincere”.
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