KICKOFF – Se l’Italia deve aggrapparsi alla Juventus…

Spalletti © Getty Images

 

Anche la Roma saluta. Non basta il 2-1 in rimonta all’Olimpico contro il Lione per ribaltare il 4-2 in favore dei francesi all’andata, perché i ragazzi di Spalletti, ultima italiana in Europa League, salutano la competizione internazionale e sperano di non vederla il prossimo anno, visto l’obiettivo Champions inseguito in campionato.
Quella della Roma, però, è una storia già vista: le italiane in Europa ad inizio stagione erano sei (Juventus e Napoli in Champions, Roma, Fiorentina, Inter e Sassuolo in Europa League), oggi, a metà marzo, è rimasta solo la Juve, che deve anche ringraziare l’ultima urna di Nyon per aver pescato il Porto, forse la meno forte approdata agli ottavi di Champions e che ad inizio anno aveva costretto la Roma alla ‘retrocessione’ in EL.

Solo amarezze, dunque, tutte dello stesso tipo: il Napoli ha dovuto arrendersi ad uno squadrone come quello del Real Madrid, pur lasciando aperta la gara in vista del ritorno al San Paolo. Roma ed Inter, che sulla carta avrebbero avuto rose adeguate per arrivare fino in fondo alla seconda competizione europea, si sono accartocciate su se stesse arrendendosi solo a formazioni europee più pronte e con più voglia di giocarla. Evidenti i limiti del Sassuolo, vera e propria Cenerentola della competizione, la Fiorentina ha saputo rovinare quanto di buono fatto facendo una figura simile a quella del PSG ai piani più alti contro il Barcellona.
Ancora un anno di difficoltà, quindi, ancora un anno in cui il calcio italiano dovrà guardare da lontano le big del continente e affidarsi alla Juve.
I bianconeri sperano che l’urna oggi sia ancora benevola, ma non basterà comunque: le belle prestazioni di Monaco e Lione rilanciano il ranking europeo francese, all’inseguimento dell’Italia. Perdere ancora posizioni sarebbe una vera e propria beffa.

 

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

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