Il calciomercato estivo è già iniziato. Non ufficialmente, certo, ma da quanto si legge negli ultimi giorni le grandi manovre per la prossima estate sono già belle che partite.
Anche per il Napoli, ovviamente, che però è alle prese con più beghe di quanto ci si possa immaginare. Il nome centrale è quello di Dries Mertens, il cui rinnovo mette in ansia tutto il tifo partenopeo: il belga potrebbe rinnovare per l’ultima volta col Napoli (ha già compiuto 30 anni) e si cercherà quindi un aumento dell’ingaggio cospicuo (guadagna oggi poco meno di 2 milioni di euro annui) viste anche le prestazioni meravigliose della stagione in corso.
Ciò che si legge, però, spaventa tutti: il belga non firma, la società non trova l’accordo, poi ecco piombare Manchester United ed Inter, con i nerazzurri che potrebbero ripetere una sorta di sgambetto alla Higuain bianconero.
Tutto lecito, per carità, ma tutto molto fuori tempo, come per gli altri casi.
IL MOMENTO CHIAVE DELLA STAGIONE
In uscita, infatti, sembrano anche Ghoulam e Jorginho, Insigne e persino Pepe Reina, per il quale il Napoli starebbe già considerando un sostituto nelle prossime stagioni. Senza parlare, poi, dei panchinari: il procuratore di Sepe non le manda a dire, quello di Giaccherini ha il telefono sempre connesso alle emittenti radiofoniche napoletane.
Così non va, certo, perché se è pur vero che il Napoli deve già oggi pensare alla prossima estate, vero è anche che in questo momento della stagione di tutto si può parlare tranne che di mercato.
La trasferta ad Empoli è già abbastanza insidiosa e la rincorsa al secondo posto non sarà una passeggiata di salute con le inseguitrici col fiato sul collo degli azzurri.
Al rientro dalla sosta, poi, la doppia sfida con la Juventus che deciderà in pratica entrambi i fronti: campionato e Coppa Italia.
Perdere anche solo uno degli obiettivi stagionali già ad inizio aprile vorrebbe dire fare i conti troppo presto con una stagione che non sempre ha mostrato il Napoli migliore.
È veramente l’ora, dunque, di parlare di mercato?
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
