Che fosse la sua giornata si era capito sin dall’inizio, quando col sole sul San Paolo era stata la voce di Insigne, per prima, a prendersi la scena. “Sono felicissimo di aver raggiunto questo traguardo”, dirà, perché per lui la gara col Crotone non è una delle tante, ma la numero 200 in maglia Napoli. Il suo Napoli.
Pronti via e come sempre, ultimamente, è il migliore dei suoi in manovra: Sarri ci crede fermamente e lo lancia dal primo minuto scegliendo la panchina per il ben più prolifico Mertens, che entrerà solo a gara in corso.
Potrebbe sbloccarla al quarto d’ora, ma Cordaz si supera sul suo destro, poi perde il tempo giusto cinque minuti più tardi.
La partita cala d’intensità e cala anche la manovra dei padroni di casa; il Crotone sa chiudersi, cosa può sbloccarla? Un colpo di genio.
Non un gol, ma una giocata sulla sinistra, quella preferita, Insigne sguscia via e Sampirisi non può tenerlo franandogli addosso: rigore.
Lorenzo prende il pallone e sa che sarà 1-0. Tutto facile.
DOPPIETTA E STANDING OVATION
A metà tempo è il migliore dei suoi e da migliore entrerà anche nell’azione del raddoppio, dando il la al possesso che poi varrà il secondo rigore di giornata. Stavolta ci va Mertens, ma senza problemi.
Passeranno cinque minuti e per il napoletano è doppietta: stavolta è bravissimo Jorginho a pescarlo oltre ogni difensore, il controllo è sopraffino, il destro anche.
Due gol e duecento gare, tutto insieme.
Abbastanza per la standing ovation: due minuti dopo il gol Sarri lo richiama in panchina lanciando in campo Giaccherini.
Le mille chiacchiere di questa estate sono ormai un ricordo lontano, ma la vera forza è aver allontanato anche le chiacchiere delle ultime settimane.
Insigne è un patrimonio di questo Napoli e vorrà indossarne la maglia ancora a lungo.
Testa all’Empoli, ora, per essere ancora protagonisti. Che 200 gare sono soltanto l’inizio.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)